Arriva il primo disabile della Lego nel reparto giocattoli.
13 Febbraio 2016 da dagata
Arriva il primo disabile della Lego nel reparto giocattoli. Anche MATTEL aggiunge alla Barbie originale altre tre paffutelle. Il celebre marchio danese si appresta a commercializzare la figura di un giovane uomo in una sedia a rotelle, accompagnato dal suo cane guida. L’azienda danese Lego è stata recentemente criticata per aver ignorato la diversità umana nella produzione di giocattoli.
Lego vuole attenersi alla diversità umana. Il famoso produttore danese ha presentato questa settimana alla Fiera del giocattolo di Norimberga un nuovo personaggio: un giovane disabile in sedia a rotelle, accompagnato dal suo cane guida. E’ la risposta ad una recente polemica che aveva visto coinvolto il celebre marchio a cui veniva contestato che le persone con disabilità erano assenti dalla gamma di tipologie. Il movimento #ToylikeMe (giocattoli come me) aveva denunciato la mancanza di Lego disabili portando oltre 20mila persone a firmare una petizione online sul sito Change.org per invitare i vertici dell’azienda a cambiare rotta, in quanto aveva escluso oltre 150 milioni di bambini disabili, che non si vedono così rappresentati. L’obiettivo è quello di cambiare le percezioni culturali. A Lego viene chiesto di usare la sua grande influenza per trasmettere un messaggio positivo. Anche MATTEL evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, aggiunge alla Barbie originale altre tre dalle forme più pronunciate. Per la prima volta nei suoi 56 anni di vita, sono destinate a mutare, adeguandosi ai tempi e ai modelli attuali e nel tentativo di bloccare l’emorragia delle vendite. Nella nuova linea saranno quindi disponibili quattro diverse morfologie: a quella originale (le proporzioni del cui fisico non corrispondono a quelle di nessuna donna) se ne affiancheranno altre tre, con anche più tornite, vita meno sottile e curve piuttosto abbondanti. La capacità d’evolvere di questa bambola, pur restando fedele al suo spirito, contribuisce in modo determinante a fare di lei la numero uno al mondo, hanno spiegato i vertici della Mattel, l’azienda produttrice.
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