VW, lo scandalo “riguarda anche l’Europa”. Lo Sportello dei diritti prepara una mega ‘class action’ contro Volkswagen
29 Settembre 2015 da dagata
VW, lo scandalo “riguarda anche l’Europa”. Lo Sportello dei diritti prepara una mega ‘class action’ contro Volkswagen per lo scandalo emissioni che ha colpito il gruppo tedesco. Coinvolta anche BMW? Pensione d’oro per Winterkorn: 28,6 milioni di euro
Anche oggi come sempre lo “Sportello dei Diritti”, tramite il suo presidente, Giovanni D’Agata, e lo staff di legali e consulenti che lo rappresenta, è in prima linea per combattere al fianco dei cittadini e dei consumatori dopo che il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, ha affermato oggi a Berlino che la Volkswagen non avrebbe manipolato i test antismog solo negli Stati Uniti, ma pure in Europa. Il numero delle auto coinvolte nella vicenda verrà chiarito solamente nei prossimi giorni. Mentre è notizia pure di giovedì che Seat, la filiale iberica del gruppo Volkswagen avrebbe montato dal 2009 oltre 500’000 motori diesel ‘incriminati’. Lo scrive il quotidiano iberico El Pais citando fonti vicine al gruppo. In particolare i motori sarebbero gli stessi usati da Volkswagen e Audi negli Stati Uniti e ora sotto oggetto di indagini. Seat li avrebbe montati nella fabbrica di Martorell, vicino Barcellona, nei veicoli commercializzati fino a quest’anno, con lo stesso sistema informatico che riduceva le emissioni durante i controlli. Inoltre, oggetto dell’indiscrezione del giornale Bild sarebbero le BMW X3 xDrive 20d, che nei test su strada avrebbero superato di 11 volte i limiti europei fissati per le Euro-6. Secondo l’inserto della Bild le autorità europee non hanno investigato le differenze evidenziate fra le emissioni NOx in laboratorio e nel mondo reale. BMW ha prontamente replicato che “non esiste un programma per riconoscere i cicli di test delle emissioni all’interno di BMW. Tutti i sistemi di emissione rimangono attivi anche al di fuori dei test”. Intanto, mentre emergono sempre nuovi dettagli, sembrerebbe che Martin Winterkorn, oramai ex ceo di Volkswagen, riceverà una pensione di 28,6 milioni di euro, a cui potrebbero pure andare due annualità in caso di uscita per un totale di 33 milioni.
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