Pezzi di legno nelle pappe dei bimbi tedeschi. La Nestle’ richiama il “Risotto ai funghi” del marchio “Alete”
29 Settembre 2015 da dagata
Pezzi di legno nelle pappe dei bimbi tedeschi. La Nestle’ richiama il “Risotto ai funghi” del marchio “Alete” per bambini da 1 anno.
Richiamati in Germania i vasetti a rischio: è stato l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco a lanciare un’allerta alimentare diramando un comunicato. In alcuni lotti del “Risotto ai funghi” (per bambini da 1 anno)”, del marchio “Alete” prima del consumo sono state trovate tracce di pezzi di legno. Si tratta dei lotti il cui codice stampato è situato sul bordo del coperchio avente numeri, L 507807414 (data di scadenza 09/2016), L 510507414 (data di scadenza 10/2016) e schienale L 512607414 (data di scadenza 11/2016). Il portavoce della casa svizzera ha inoltre dichiarato che: “Non si può escludere che nel prodotto in questione ci sono pezzi di legno. I clienti dovrebbero prestare attenzione al richiamo e non utilizzare il prodotto.” La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato le pappe dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. Tutte le confezioni dei lotti interessati in via precauzionale sono state ritirate dal mercato. I consumatori interessati possono contattare il produttore per ulteriori informazioni al numero di telefono “0800-1125205”. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto dei lotti interessati invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione. Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che i prodotti “Alete” non coinvolti si possono mangiare con serenità.
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