30% degli italiani soffre di sindrome post-vacanza. Gli esperti l’hanno descritta come una sensazione di carenza di energia
8 Settembre 2015 da dagata
30% degli italiani soffre di sindrome post-vacanza. Gli esperti l’hanno descritta come una sensazione di carenza di energia, motivazione o tristezza nel ritorno al lavoro
Una percentuale altissima pari al 30 % dei lavoratori italiani soffrono o soffriranno la cosiddetta sindrome post-vacanza di tornare al lavoro dopo le vacanze estive. Sindrome o depressione post-vacanza caratterizzata da una sensazione di mancanza di energia, motivazione o tristezza che si verifica a cavallo del periodo del rientro, ed è causata dalla rottura del processo di adattamento o di transizione tra il tempo di svago e relax e la routine del lavoro. Questa sindrome si manifesta in forma peggiore in “ambienti dotati di particolare negatività sul lavoro, coloro che svolgono attività ripetitive o tra quelli che sono poco motivati. Persone con bassa tolleranza alla frustrazione e meno ‘resilienza’ sono le più suscettibili a questo tipo di depressione. D’altra parte, fare periodi di vacanza lunga anziché dividerle durante tutto l’arco dell’anno può anche portare alla sindrome post-vacanza, in quanto si verifica una disconnessione maggiore e un cambiamento delle abitudini di vita drammatico. Un’abitudine dura in media 21 giorni per essere attuata, e una vacanza di un mese è più che sufficiente per una persona per adattarsi alle nuove abitudini di vita.
I principali sintomi della sindrome post-vacanza, che di solito durerà circa 15 giorni, sono apatia, affaticamento, mancanza di concentrazione, nervosismo, stress, tristezza e, talvolta, disturbi del sonno. In casi più gravi potrebbero verificarsi ansia, cefalea e malessere generale. Inoltre, molte persone che non soffrono di depressione post-vacanza hanno un’immagine di affaticamento o stress dopo le vacanze associata con il cambiamento delle abitudini.
Alcuni semplici consigli che più che dagli psicologi vengono dal buon senso, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, possono essere utili per prevenire l’insorgenza di questo problema così diffuso. In primo luogo, è essenziale cercare di pensare positivo e vedere il ritorno al lavoro come una buona cosa e non un peso. In questo modo, sarà più facile tornare alla routine, se si pensa che riprenderanno le relazioni con i colleghi o la creazione di nuove motivazioni.
In previsione della depressione post-vacanza, è più consigliabile eseguire le abitudini precedenti pochi giorni prima di entrare al lavoro. In questo modo, è preferibile tornare dalla destinazione di vacanza pochi giorni prima di riprendere. Inoltre, durante i primi giorni, gli esperti consigliano di andare al lavoro senza fretta e tornare a riprendere gradualmente le attività. Infine, sport e buon cibo possono rendere più facile il ritorno alla routine.
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