Spoleto Arte: intervistata Mauro Martin sulla sua arte e dei futuri progetti artistici
6 Agosto 2015 da ufficiostampa
Grande afflusso di pubblico alla mostra “Spoleto Arte” di quest’anno, con la cura del Prof. Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. La prestigiosa mostra, allestita all’interno del sontuoso Palazzo Leti Sansi, nel centro della città umbra di Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, è stata prorogata fino al 27 agosto 2015, consentendo così a chi ancora non avesse avuto il piacere di farvi visita, di ammirare le variegate e mirabili opere esposte, tra cui anche le tele della poliedrica Amanda Lear. Tra gli artisti partecipanti troviamo anche il pittore Mauro Martin, il quale, intervistato per l’occasione, ci parla della pittura della celebre musa ispiratrice di Salvador Dalì, ma anche dell’opera che lui stesso ha esposto in mostra e dei suoi progetti futuri.
Di seguito l’intervista:
1) Abbiamo avuto notizia della sua presenza alla grande mostra di “Spoleto Arte” curata da Vittorio Sgarbi, allestita presso Palazzo Leti Sansi a Spoleto; come nasce l’occasione di partecipare a questa importante iniziativa? È la prima volta che espone a Spoleto?
Mi è stato proposto dalla vostra organizzazione e ho trovato l’offerta decisamente interessante. Si, è la prima volta che espongo a Spoleto.
2) Tra i partecipanti all’esposizione c’è anche la vulcanica e carismatica Amanda Lear, personaggio di fama internazionale; cosa pensa della sua arte pittorica? Ritiene, che abbia delle affinità con lo stile espressivo del suo mentore Salvador Dalì?
Non sono un critico d’arte, ma dopo aver visitato il sito www.luxgallery.it, dove ho visto diverse sue opere (15), ritengo che la Signora Amanda faccia riferimento alla pittura del ‘900 europeo nel suo insieme, scegliendo via via le fonti d’ispirazioni che meglio si adattano alle esigenze pittoriche del momento. Infatti, le sue opere spaziano, per la composizione e il cromatismo, da Cézanne a De Chirico, passando per Klimt.
Non mi pare ci siano particolari affinità con lo stile di Salvador Dalì, invece, mi piace pensare, che da “spirito libero” qual è, abbia colto dal maestro il senso del “fare arte”, piuttosto che imitarla.
3) Quali opere ha esposto in mostra? Con quali tecniche sono realizzate e a quali tematiche si ispirano?
Ho esposto un’opera, “Sailing” (tecnica mista su tela, cm 60×90), si tratta di una mia lettura, del tutto personale, del pensiero neoclassico con contaminazioni preraffaellite, dove applico rigorosamente la regola minimalista “il meno è più”.
4) Ci racconta quali sono i suoi progetti futuri e a cosa sta lavorando attualmente?
Parteciperò alla Fiera di Padova in due sezioni (dipinti e video-arte) e alla mostra (Self)Portrait presso la Cypress College Art Gallery di Los Angeles; inoltre, sono in via di definizione due eventi: a Londra e a New York. Infine, ho programmato in questi giorni, con la vostra organizzazione, la mia partecipazione alla mostra Biennale Milano, presentata dal Prof. Vittorio Sgarbi.
In questo periodo lavoro a due sessioni fotografiche con le mie modelle preferite, iniziamo tra qualche giorno.
5) Questo è l’anno dell’Expo; è andato o andrà in visita alla grande esposizione universale? Pensa possa risultare utile e positivo anche per il comparto dell’arte?
Sicuramente andrò a visitare l’esposizione, francamente mi pare un volano da non trascurare per il comparto dell’arte.
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