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Italiana Hacking Team accusata dalle Nazioni Unite di aver venduto armi informatiche in Sudan

6 Luglio 2015 da dagata

Italiana Hacking Team accusata dalle Nazioni Unite di aver venduto armi informatiche in Sudan

 

L’azienda leader nazionali del mercato della Videosorveglianza Hacking Team, un’azienda milanese specializzata nello sviluppo e gestione di software per hackerare computer e smartphone e in questo modo intercettare le comunicazioni. è stata accusata di vendere le sue armi informatiche in Sudan. La notizia è trapelata dopo che degli hacker sconosciuti hanno fatto irruzione nella rete di Hacking Team e rubato centinaia di gigabyte di dati. Account Twitter hackerato e un file da oltre 400 Giga con email e documenti riservati messi online nella notte. Alcune ore fa infatti qualcuno si è impossessato del profilo social dell’azienda italiana, che da Hacking Team è diventato Hacked Team, ovvero, da azienda che fa hacking a quella che viene hackerata. Dopodiché ha iniziato a pubblicare una serie di tweet: il primo riguarda un file molto corposo scaricabile via BitTorrent che conterrebbe molti documenti riservati della società. Gli altri sono una serie di immagini che riprendono alcune delle mail violate, a partire da quelle del Ceo David Vincenzetti. Hacking Team, segnala Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha categoricamente negato queste accuse e ha sostenuto di non aver mai fatto affari con il Sudan. Tuttavia, è trapelato un foglio di una lista tra i paesi “non ufficialmente supportati” di Russia e Sudan. Christopher Soghoian della American Civil Liberties Union (ACLU) ha scritto su Twitter, dicendo che i documenti mostrano, ad un anno dall’inchiesta delle Nazioni Unite, l’ostruzionismo di Hacking Team con la vendita della loro tecnologia al Sudan. E-mail trapelata mostra anche la risposta ufficiale dell’ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite a New York, Sebastiano Cardi, in cui di segnala alle Nazioni Unite che Hacking Team “attualmente non ha rapporti commerciali o di accordi che consentano al Sudan o a qualsiasi entità nel suo territorio di usare il software “. Il Sudan è attualmente sotto embargo di armi da parte delle Nazioni Unite, che vieta l’esportazione di “armi e materiali connessi” al paese.

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