Allerta in Europa per gli alimenti speciali per lattanti e bambini contaminati da salmonella
6 Luglio 2015 da dagata
Allerta in Europa per gli alimenti speciali per lattanti e bambini contaminati da salmonella. Lo segnala oggi l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco ha lanciato un’allerta alimentare. Negli alimenti per l’infanzia “NutriniMax” confezione da 500 ml e “Infatrini” confezione da 500 ml prima del consumo sono state trovate tracce di salmonella. I lotti in commercio avente n° 100 492 033 e 100505227 possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. I rivenditori a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta di alimenti speciali per lattanti e bambini, prodotti dall’azienda Nutricia GmbH con sede a Allee am Röthelheimpark 11 91052 Erlangen. Questi alimenti per bambini sono prodotti dalla società “Nutricia GmbH” leader e specialista nel mondo nel campo medico della nutrizione enterale. La società ha annunciato che la contaminazione è stato rilevata durante il campionamento di routine da parte della “Food Inspection Agency”. L’analisi degli ispettori alimentari ha rivelato una contaminazione da salmonella. La causa della contaminazione non è chiara. Secondo le prime indagini, i prodotti sono stati prodotti e commercializzati in piena conformità con i processi validati. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato gli alimenti speciali per lattanti e bambini di tutti i punti vendita, informando i consumatori. La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. È stata segnalata per la prima volta nel 1886, in un caso di peste suina, dal medico americano Daniel Elmer Salmon. La salmonella è presente in natura con più di 2000 varianti (i cosiddetti sierotipi) ma i ceppi più frequentemente diffusi nell’uomo e nelle specie animali, in particolare in quelle allevate per la catena alimentare, sono S. enteritidis e S. typhimurium. Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica.
Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici e da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane e tartarughe d’acqua). I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto degli alimenti speciali per lattanti e bambini interessati dalla contaminaziooe invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.
Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che gli altri alimenti per lattanti e bambini non coinvolti si possono consumare con serenità.
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