Alla Milano Art Gallery di Venezia le opere di Anna Somensari esposte per una mostra presentata da Vittorio Sgarbi
6 Luglio 2015 da ufficiostampa
Venerdì 8 maggio 2015 si è tenuto l’evento inaugurale della mostra “Pro Biennale”, allestita presso la suggestiva sede della “Milano Art Gallery”, collocata nel cuore di Venezia, vicino Campo S. Barnaba, in Calle dei Cerchieri 1270. L’iniziativa è stata organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, il quale ha coinvolto tra più noti artisti contemporanei nazionali e internazionali e ha voluto, in questa occasione, festeggiare il compleanno del Prof. Sgarbi, ospite speciale del vernissage.
La pittrice Anna Somensari figura tra gli artisti espositori: la sua arte viene così descritta nel testo critico redatto dalla Dott.ssa Elena Gollini: «Nel percorso pittorico di Anna Somensari il ruolo svolto dall’arte consiste in primis in un profondo arricchimento esistenziale, che la aiuta a spingere lo sguardo oltre gli schemi predefiniti dell’usuale, nello scoprire e rivelare nuovi e diversi modi di concepire e inquadrare le cose, favorendone la comprensione e l’approfondimento dei comparti interiori e psicologici, che danno accesso alla sfera spirituale più intima, ancora inespressa.[…]Nelle raffigurazioni le forti combinazioni delle cromie producono effetti ben precisi e mirati, infondendo alle opere una loro peculiare ed esclusiva connotazione di inconfondibile identificabilità, senza però mai cadere in formulazioni compositive standardizzate e convenzionali, ma cercando sempre un’espressione qualificante, sui generis e non consueta. I quadri fuoriescono quasi dalle superfici pittoriche mentre li si ammira e possiedono una visione plastica. Sembra quasi, che la pittrice attraverso essi voglia condurci per mano e accompagnarci dentro il suo mondo percettivo vasto e variegato, dove tutto è possibile, senza vincoli, limiti e confini imposti.[…]La pittura per lei diventa veicolo di trasmissione di emozioni e sentimenti, nei quali anche il fruitore può identificarsi e ritrovarsi. Abbracciando anche la dimensione fantastica e onirica nel suo vibrante cromatismo, vivacizza l’accorato dibattito di una forma espressiva posta tra sogno e realtà, tra istinto e passione, tra spirito e materia».
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