Il viaggio immaginario offerto dalle opere di Silvia Tuccimei a Firenze
9 Maggio 2015 da ufficiostampa
La lucchese Silvia Tuccimei è rientrata di recente in Italia dopo un periodo trascorso in Australia, dove è stata protagonista di importanti iniziative ed esposizioni di prestigio, riscuotendo grandi consensi e apprezzamenti, sia dalla critica di settore sia dall’opinione pubblica, e conquistandosi anche una meritata risonanza mediatica. Attualmente, le sue coinvolgenti creazioni sono allestite all’interno della mostra intitolata “Into the Canvas”, già proposta con successo sul continente australiano, che si svolge dal 9 al 30 aprile 2015 nel rinomato contesto dell’Hotel Cellai a Firenze, in via XXVII Aprile, 14.
L’interessante percorso di ricerca e sperimentazione, nel quale si cimenta la Tuccimei, è supportato dall’appassionata fantasia ideativa e guidato dall’innato spirito d’inventiva e dal desiderio di poter condividere con lo spettatore un linguaggio comunicativo, intriso di profonda valenza sostanziale e contenutistica e di intensa introspezione emozionale. Il fruitore viene stimolato verso una prospettiva visionaria, con vivaci spunti interattivi e dinamici incipit di riflessione da cogliere, e viene proiettato verso un viaggio immaginario, alla scoperta di nuove dimensioni sensoriali e di analisi approfondita alla scoperta di sé e della propria sfera intima, trascendendo dal puro e semplice impatto estetico e addentrandosi in un sentiero virtuale di dinamica e permeante canalizzazione energetica.
Donatella Canova, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Sidney, ha commentato: “Sulle tele l’artista si misura con quell’altro sé, quello dominato dalla forza incontenibile della creatività pura e dell’esuberanza, che si manifestano con vigore nel gesto pittorico e nella scelta cromatica, dove impera al limite dell’eccesso l’esaltazione dei colori fondamentali. In questo viaggio incessante dal caos all’ordine per ritornare al caos, vi è forse la chiave di lettura del lavoro di Silvia Tuccimei. Una ricerca, che alterna momenti di pacata contemplazione con fasi di tumultuosa creazione, come in un alternarsi di stagioni e di climi. Ed è in viaggio perenne chi cerca, non essendo la meta ciò che conta, ma l’andare e incontrare se stesso nell’altro”.
Inserito in Arte, Eventi | Nessun Commento »