Allerta in Europa per il formaggio francese contaminato
9 Maggio 2015 da dagata
Allerta in Europa per il formaggio francese contaminato. Lo segnala oggi l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco che raccomanda alla popolazione di non mangiarlo
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco ha lanciato un’allerta alimentare. Nel formaggio “Camembert Gillot” prima del consumo sono state trovate tracce di Shiga E. coli. Il lotto in commercio avente n° 062511 possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. I supermercati a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta del formaggio francese “Camembert Gillot” gr. 150 con date di scadenza 02.05.2015, prodotto dall’azienda agricola “Fromagerie Gillot”, 61220 St Hilaire de Briouze. Questo prodotto caseario è commercializzato dall’azienda Ruwish & Zuck specialisti formaggio GmbH & Co KG, Hägenstr. 11, 30559 Hannover. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato il formaggio dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. L’Escherichia coli producente tossina Shiga ( STEC ) è un gruppo di ceppi patogeni di Escherichia coli in grado di produrre tossine Shiga, con il potenziale di causare gravi malattie intestinali e sistemiche negli esseri umani. Il sierotipo è di solito definito mediante determinazione sia degli antigeni O sia H. Ci sono circa 200 sierotipi O di E. coli che producono la tossina Shiga, di cui oltre 100 sono stati associati con la malattia umana.Due principali tipi di tossina Shiga ( Stx1 e Stx2 ) sono stati associati con i ceppi che causano la malattia umana.Il sierotipo O157: H7 è considerato il più importante dal punto di vista clinico; si stima che fino al 50% delle infezioni da STEC siano causate da sierotipi non-O157. STEC rappresenta una questione di salute pubblica a causa della potenzialità a dar vita a focolai e del rischio di gravi complicanze.La sindrome emolitico-uremica ( SEU ) è considerata come la causa più comune di insufficienza renale acuta nei bambini europei. Anche se il quadro clinico delle infezioni da sierotipi STEC non-O157 può variare, essere possono essere virulenti come le infezioni O157: H7.
La trasmissione delle infezioni STEC avviene principalmente attraverso il cibo o l’acqua contaminati e il contatto con gli animali. La trasmissione da persona a persona è possibile anche tra i contatti stretti ( famiglie, asili nido, case di cura, ecc. ). Un’ampia varietà di prodotti alimentari è già stato implicato in epidemie come fonti sospette, tra cui latte crudo ( non-pastorizzato ), latte e formaggi, carne poco cotta, una varietà di prodotti freschi ( germogli, spinaci, lattuga ), sidro di mele non-pastorizzato. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del lotto del formaggio interessato invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.
Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che i formaggi francesi non coinvolti si possono mangiare con serenità.
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