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Allerta in Europa per il formaggio tedesco con Listeria

10 Aprile 2015 da dagata

Allerta in Europa per il formaggio tedesco con Listeria. Lo segnala oggi l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco che raccomanda alla popolazione di non mangiarlo

 

Il comunicato diffuso oggi dall’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi. Nel formaggio prima del consumo sono state trovate tracce di Listeria monocytogenes. Tutti i lotti in commercio avente n° 060615 e 060515 possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora esposti sugli scaffali. I supermercati a loro volta dovrebbero avere sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta del formaggio tedesco morbido all’aglio e al pepe ” Fleckenbühler ” gr. 150 con date di scadenza dal 9 aprile 2015, prodotto dall’azienda agricola “Fleckenbühler”. Questo prodotto caseario è commercializzato dall’azienda Bühl, Macchie Bühl 6 35091 Cölbe. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo, questo vuol dire che tutti i Paesi interessati hanno ricevuto la notizia e si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato il formaggio dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. Listeria monocytogenes è un batterio Gram positivo, asporigeno, aerobio-anaerobio facoltativo, mobile a 28 °C per la presenza di flagelli peritrichi (da 1 a 5), catalasi positivo ma ossidasi negativo. Il microrganismo cresce in un range di temperatura molto largo (tra i + 3 °C e i 45 °C) con un Optimum tra i 30 °C e i 38 °C. Presenta buona resistenza a condizioni di pH (tra 4,4 e 9,6) e temperatura, caratteristiche che lo rendono un potenziale contaminante di alimenti, anche se conservati in frigorifero. Il genere Listeria appartiene all’ordine Bacillales, che include anche i generi Bacillus e Staphylococcus, del phylum Firmicutes.La sua denominazione deriva dal quadro di monocitosi ematica tipico dell’infezione, causata attraverso un meccanismo non completamente noto. È un parassita intracellulare, riuscendo a evadere efficacemente dal fagosoma. Possiede una peculiare proteina con attività enzimatica polimerizzante l’actina (ActA): il batterio si crea una “coda” di actina che gli dà la propulsione necessaria a superare la membrana plasmatica della cellula ospite, passando così direttamente nella cellula adiacente. I quadri patologici dai quali è più comunemente isolato sono batteriemia e meningite. Le donne in gravidanza sono, secondo i dati dei Cdc americani, 20 volte più suscettibili alla malattia, che può causare aborto spontaneo o parto prematuro, morte in utero o infezione del feto. I sintomi però, nel caso delle donne incinte, sono molto simili a quelli di una influenza leggera. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo tedesco su Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del lotto del formaggio interessato invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione.

Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da ribadire è che i formaggi tedeschi non coinvolti si possono mangiare con serenità.

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