Dopo l’ Australia primo trapianto di cuore da cadavere anche in Europa
28 Marzo 2015 da dagata
Dopo l’ Australia primo trapianto di cuore da cadavere anche in Europa
Dopo che i chirurghi di Sydney nel 2014 sono riusciti in tre casi su tre pazienti infartuati nell’ospedale St. Vincent’s di Sydney a trapiantare un cuore “morto”, conservato in una soluzione speciale e usato dopo un lungo trasporto del paziente anche nel Regno Unito è stato effettuato il primo trapianto di cuore da cadavere in Europa. L’intervento, di cui danno notizia i principali quotidiani inglesi, è stato portato a termine al Papworth Hospital nel Cambridgeshire su un 60enne. L’uomo ha ricevuto un cuore da un cadavere. L’intervento è perfettamente riuscito. Fino ad ora era stato possibile trapiantare cuori ancora in funzione da pazienti in stato di morte celebrale. Ma i chirurghi dell’ospedale britannico come nei casi australiani, hanno dimostrato che anche un cuore morto può essere riattivato. Il primo intervento è stato portato a termine un mese fa, ed il paziente che ha ricevuto il nuovo cuore “morto” si sta riprendendo bene. Secondo i medici inglesi, la nuova tecnica potrebbe determinare un incremento di un quarto dei trapianti di cuore nel Regno Unito, permettendo di salvare centinaia di vite. Il cuore morto è stato riattivato nel ricevente attraverso una pompa che ne ha permesso il monitoraggio per un’ora, in maniera da accertarne l’efficienza. Tutto questo è stato possibile, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, grazie allo sviluppo di una soluzione protettiva e di una tecnologia che permette di preservare il cuore, di risuscitarlo e di monitorare la sua funzione.
La squadra medica australiana ha lavorato a questo progetto per 20 anni e intensivamente negli ultimi quattro Questa nuova tecnica permetterà di effettuare trapianti cardiaci in molti paesi del mondo in cui la definizione di morte non è la morte cerebrale ma quella cardiaca.
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