Allarme in Inghilterra: troppi psicofarmaci agli amici a 4 zampe.
28 Marzo 2015 da dagata
Allarme in Inghilterra: troppi psicofarmaci agli amici a 4 zampe. Si diffondono in Gran Bretagna le terapie veterinarie a base di antidepressivi. L’80% dei cani avrebbe disturbi comportamentali, ansie e aggressività curati con l’utilizzo di medicinali
Si diffonde la consuetudine di sottoporre le bestiole a terapie antidepressive. A lanciare l’allarme sono i veterinari britannici secondo i quali i cani del Regno Unito abuserebbero di psicofarmaci. Un piccolo esercito silenzioso di bestiole sconquassate che a un certo punto mostrano, a modo loro, di aver bisogno d’aiuto. In questi casi, la nuova frontiera della veterinaria si chiama antidepressivi. I padroni di cani sarebbero troppo inclini a risolvere problemi comportamentali dei propri animali facendo ricorso a dei farmaci. Secondo uno studio condotto dai veterinari inglesi, ben l’80% dei cani britannici soffrirebbe di disturbi comportamentali, dovuti soprattutto alla prolungata solitudine degli animali nell’ambiente domestico: ciò sarebbe motivo di stress, depressione e ansia nei propri amici a quattro zampe.Il problema, dunque, è doppio: da una parte la crescita di disturbi negli animali domestici, dall’altra la tendenza a risolverla non con le coccole e l’attenzione da parte dei padroni, ma con la “scorciatoia” farmaceutica.
La soluzione, secondo i veterinari non starebbe nei farmaci, ma in un’adeguata educazione degli animali: solo abituando fido ad un distacco graduale dal proprio padrone e coccolandolo poi quando si torna a casa si può aumentare la serenità del proprio animale.
I farmaci destinati agli animali, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,
sono quelli prescritti agli esseri umani: gli inibitori del reuptake della serotonina, e i tricicli. Entrambi i gruppi controllano i livelli della serotonina nel cervello. I tricicli intervengono anche su altri neutrasmettitori, incluse le noreprinefine, all’origine dei disturbi dell’attenzione e dell’impulsività. Ma in molti casi, i farmaci sono “off-label”, cioè la loro applicazione sugli animali non ha ricevuto l’approvazione della Food and Drugs Administration. Unico “ufficializzato”, il Clomicalm, usato sui cani per curare l’ansia da separazione.
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