I raffinati soggetti di Aida Abdullaeva scelti per la mostra “International Art Expo” presso la prestigiosa Milano Art Gallery
11 Febbraio 2015 da ufficiostampa
Il grande maestro del fumetto Giorgio Forattini è l’ospite d’onore, che sabato 24 gennaio alle ore 18.00 interverrà in occasione del vernissage inaugurale dell’importante mostra collettiva “International Art Expo” a cui partecipa anche la nota pittrice Aida Abdullaeva, allestita nello storico contesto della Milano Art Gallery, in via Alessi 11 a Milano, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. L’esposizione resterà in loco fino al 13 febbraio 2015 ed è visitabile con ingresso libero.
Nella raffinatezza dei soggetti evocati, i dipinti suggeriscono allo spettatore un nuovo modo di ascoltare la propria voce interiore e di analizzare le passioni e i turbamenti del moto dell’anima. L’emozione visiva, che prescinde dal fattore razionale, parla e comunica con l’istinto. Aida vuole prescindere dall’interpretazione letterale del narrato per trasportarci in un mondo dove estro creativo e fantasia dialogano vivacemente con l’osservatore, su un palcoscenico posto tra finzione e realtà.
In riferimento all’espressione artistica di coinvolgente impatto impressa nelle creazioni è stato scritto “Le opere sono sinonimo di totale e completa libertà creativa e contengono una progettualità cromatica, che evidenzia tonalità brillanti, all’insegna della piena vitalità dell’immagine rappresentata. Questa connotazione distintiva viene enfatizzata dalla costante ricerca di perfezionamento della costruzione elaborativa, per ottenere una resa d’effetto in cui l’immediato impatto visivo di elevata intensità consente collegamenti sul piano esistenziale, che l’occhio sensibile dello spettatore deve saper recepire e interpretare. Le atmosfere suscitate dai personaggi femminili esportano ad interrogarsi sulla vita, in un’avvolgente cornice indotta dalla marcata preponderanza dei colori amalgamati, con fluide e fluttuanti pennellate, in una gestualità di energico dinamismo. Conosce a fondo il suo tempo e la sua epoca e concepisce i dipinti come u filtro allusivo per veicolare e rispecchiare desideri, vicende, segreti, tormenti, problematiche, che supera il magnetismo spettacolare e quasi teatralizzato dello scenario e diventa portavoce simbolico di sguardi indagatori, che nel silenzio meditativo della suggestione impongono domande e attendono risposte”.
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