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Capodanno cinese 2015: tutti pronti per il business, anche gli italiani

11 Febbraio 2015 da Vprattt

capodanno cinese 2015Il 19 febbraio si celebrerà in tutto il mondo il capodanno cinese 2015 che segnerà l’ingresso nell’anno della capra, 4713. Un giro d’affari che nel 2013 solo per il turismo ha fruttato al paese dell’estremo oriente 117 miliardi di yuan (18 miliardi di dollari) legati al rientro in patria di 203 milioni di cinesi. Se a questi si sommano i consumi dei 1.300 miliardi di residenti si intuisce facilmente come mai per la festa di primavera si siano scatenate le grandi griffe della moda, le multinazionali dell’hi-tech e anche un marchio nostrano interessato a esportare il made in Italy.

Partiamo da Fendi, che ha deciso di salutare l’anno della capra con una esclusiva capsule collection: due borse modello Pekaboo e diversi bag bugs, portachiavi da attaccare alle borse. Il tutto realizzato sui toni del rosso, colore associato alla festa perché considerato di buon auspicio. I materiali sono extralusso: mix di pellicce, pitone, Swarovski. La collezione sarà lanciata a febbraio in prossimità del capodanno cinese 2015, i prezzi non sono ancora noti ma sicuramente non saranno cheap: una borsa di Fendi costa in media dai 3.000 euro in su, e i simpatici animaletti si aggirano sui 500 euro.

Anche H&M ha deciso di celebrare il capodanno cinese 2015 con una collezione ad hoc giocata sui toni del rosso. Si parla però di felpe, top e abiti adatti anche alle tasche di un target più giovane, decisamente meno facoltoso e più legato alla festa per motivi culturali: la linea sarà distribuita soltanto in Cina, Hong Kong, Singapore e Malaysia e per pubblicizzarla sono stati scelti come testimonial  i neosposi Zhou Xun – ritenuta una delle “quattro giovani dan attrici in Cina” – e Archie Kao – attore della serie televisiva CSI.

Swatch onora l’anno della capra con un orologio che non a caso si chiama The Goat’s Keeper e riproduce l’immagine dell’animale sul quadrante, sul cinturino, e sulla preziosa e colorata confezione realizzata per l’occasione. Gioiello pop com’è nello stile del marchio, ma con brillantini ad augurare prosperità e ricchezza, com’è nella tradizione del capodanno cinese.

Più morigerato Xiaomi, brand cinese famoso per la vendita di prodotti hi-tech a prezzi bassissimi – tanto che il lancio di Xiaomi Mi Box Mini ha fatto registrare il record di sold out in 17 secondi per la vendita di circa 9 mila unità. Si attende con trepidazione l’arrivo della nuova versione di Mi Band, braccialetto per il fitness che ha già fatto la gioia di runner e amanti del wereable: bello, intuitivo ed estremamente economico. Il nuovo dispositivo non sarà pronto per il capodanno cinese 2015, ma nei giorni della festa sarà annunciata la data dell’uscita, come ha anticipato il vicepresidente della compagnia su weibo, social cinese equivalente a twitter.

Chi invece cerca di fare la parte del leone è Apple. Angela Ahrendts, senior vice president della compagnia di Cupertino, ha annunciato all’agenzia di stampa Xinhua l’apertura di cinque nuovi Apple store in Cina prima del capodanno cinese 2015. Data la crescita esponenziale dello store online, che avrebbe registrato un aumento del fatturato pari all’80%, l’obiettivo è di arrivare a 25 nuovi punti vendita nel giro di due anni. Il tutto accompagnato da un lancio in grande stile: se l’Apple storie di Hangzhou è stato celebrato da un  murale realizzato da Wang Dongling, il negozio di Chongqing che sarà inaugurato il prossimo 31 gennaio vedrà la  collaborazione tra artisti internazionali e il fotografo pluripremiato Navid Baraty.

Tra i grandi nomi internazionali fa capo anche un marchio italiano: la Conad. Anche in questo caso il numero magico è 5: il primo supermercato sarà inaugurato il 19 febbraio, in concomitanza con il capodanno cinese, a Shangai. La sfida è portare il made in Italy nel paese del dragone. Nonostante si tratti di tradizioni culinarie completamente diverse l’azienda punta sui giovani che avendo studiato all’estero hanno sposato le tradizioni occidentali. Secondo le stime dell’Institute of Grocery Distribution la Cina è il primo mercato mondiale per i consumi alimentari. Ma la concorrenza straniera, Carrefour in primis, è alta.

E per l’anno della capra si scomoda per la prima volta perfino l’NBA. I Warriors e i Rockets indosseranno infatti divise speciali per celebrare la festa. Toronto Raptors, Sacramentos Kings e Washington Wizards renderanno omaggio agli appassionati in oriente con musiche, danze e regali.

Nella patria del dragone però tira una brutta aria: dopo il divieto dei barbecue su strada a Pechino ora è la municipalità di Chongqing, città sud occidentale cinese più popolosa del paese, a vietare l’usanza del maiale affumicato, ritenuto inquinante. È usanza nella città di 32 milioni di abitanti e nella vicina provincia del Sichuan  preparare pancetta maiale affumicato in occasione del capodanno cinese. Ma il nuovo regolamento appena entrato in vigore vieta di bruciare sostanze all’aperto, compresa la carne cotta a legna. Per i trasgressori multe fino a 700 euro. Un divieto che ha suscitato polemiche e ilarità sui social network cinesi.

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