Ricercatori avvertono: il sale può aumentare il rischio di cancro allo stomaco
19 Gennaio 2015 da dagata
Ricercatori avvertono: il sale può aumentare il rischio di cancro allo stomaco. Mangiare meno sale può ridurre il rischio di cancro allo stomaco
Mentre è noto che l’eccessivo consumo di sale può causare ipertensione e malattie cardiache, gli scienziati ora ritengono che può anche aumentare il rischio di cancro allo stomaco. Ogni giorno 50 persone in Italia si ammalano di cancro allo stomaco, secondo le statistiche rilasciate Associazione italiana registri tumori (AIRTUM). Il più ben noto fattore di rischio è l’infezione con un batterio chiamato Helicobacter pylori (H. pylori), che provoca l’infiammazione all’interno dello stomaco che può progredire in tumore dello stomaco. Ora gli scienziati ritengono che mangiare troppo sale aumenta anche il rischio di cancro allo stomaco, con un rapporto diretto tra consumo di sale e rischio di cancro. Secondo il Professor John Atherton, direttore dell’ United European Gastroenterology, la combinazione di infezione da H. pylori ed un’elevata assunzione di sale sembra essere particolarmente pericolosa. “Anche se non sappiamo esattamente perché il sale aumenta il rischio di cancro allo stomaco, gli studi suggeriscono che può incoraggiare la crescita di H. pylori e renderlo più tossico per le cellule dello stomaco” ha affermato il ricercatore. L’infezione da H. pylori, che si verifica in genere durante l’infanzia, è difficile da rilevare, ma è stata valutata per essere responsabile di circa tre quarti di tutti i tumori dello stomaco. L’eccessivo consumo di sale si pensa che contribuisca a un quarto di tutti i casi. “La maggior parte di noi sa che il sale è associato con l’alta pressione sanguigna e di aumentare il rischio di malattie cardiache e ictus,” aggiunge il professor Atherton. “Tuttavia, sospetto che pochissime persone sono consapevoli che una dieta con un consumo eccessivo di sale può anche aumentare il rischio di cancro allo stomaco.”
Attuali linee guida dall’organizzazione mondiale della sanità (OMS) suggeriscono che non più di 5g di sale (meno di 1 cucchiaino) dovrebbe essere mangiato al giorno.
Questo può essere un obiettivo impegnativo, dato che la maggior parte del sale nella nostra dieta non è aggiunto da noi, ma proviene da cibi trasformati, quali pane, formaggio, cereali da prima colazione e pasti pronti.
“Anche se abbiamo bisogno di ulteriori studi per confermare che una dieta povera di sale riduce l’incidenza di cancro dello stomaco, ci sono altri studi condotti in Giappone che confermano tali ipotesi.”
È possibile ridurre il sale nella nostra dieta prendendosi cura durante gli acquisti, scegliendo i prodotti a basso contenuto di sale dei nostri cibi preferiti; moderare l’assunzione attraverso alcuni alimenti come carne, pane, formaggio e salse; e per aggiungere niente sale durante la cottura o a tavola.
Questo ridurrà il rischio di varie malattie, soprattutto malattie cardiache e ictus, e ora sembra che ridurrà anche il rischio di sviluppare il cancro dello stomaco. Anche se mancano statistiche e dati precisi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, anche in Italia, l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) raccomanda meno di 6 g al giorno perchè la connessione tra eccessivo consumo di sale e conseguenze negative sulla salute è un fatto ormai conclamato.
Secondo ricerche italiane una riduzione del consumo di 5 grammi (quello che si realizzerebbe passando da un consumo medio di 10,8 g di sale (188,3 mmol di sodio) ad un consumo di 5,8 g (100 mmol di Na) permetterebbe una riduzione del 23% degli ictus e del 17 % della malattie cardiovascolari globalmente considerate (Cappuccio, Strazzullo e Pavan).
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