Intervento di otoplastica
19 Gennaio 2015 da Merellir
L’otoplastica ovvero il rimodellamento delle orecchie è un intervento molto eseguito in medicina estetica che avviene in anestesia locale con sedazione più o meno profonda. L’otoplastica non lascia alcuna cicatrice visibile, infatti vengono fatte delle incisioni dietro l’orecchio.
Il modellamento in qualche caso prevede l’eliminazione di una semplice porzione di cute e il riposizionamento della membrana cartilaginea per ridurre l’angolo dato dalla sporgenza del padiglione auricolare, motivo frequente per cui molti ricorrono a questo intervento, come peraltro chi ha il naso grande ricorre all’intervento di rinoplastica.
Nella maggior parte dei casi è possibile intervenire a mezzo laser per ritrovare la forma più naturale possibile del padiglione auricolare. Le pliche cartilaginee vengono cucite con punti interni e l’intervento termina poi con l’applicazione delle suture esterne e dei bendaggi.
In pratica con questo intervento si correggono le famigerate orecchie a sventola, intervento realizzabile anche sui bambini se di una certa necessità, per ridare serenità a chi soffre per le battutacce frequenti porate da questo difetto così difficile da nascondere.
L’otoplastica è l’intervento di chirurgia estetica per eliminare definitivamente il problema delle orecchie sporgenti con cicatrici non visibili. Le orecchie vengono riportate in posizione normale (più avvicinate al cranio) e diventano più simmetriche.
Con l’otoplastica può essere anche ricreata la normale plicatura delle orecchie che a volte non c’è con le orecchie a sventola (orecchio piatto).
Il paziente che si può sottoporre all’intervento di otoplastica ha di solito queste problematiche:
– orecchie sporgenti, a sventola
– sporgenza asimmetrica tra i due padiglioni
– asimmetria delle pieghe cartilaginee
L’intervento di otoplastica risolve questi inestetismi efficacemente e senza tracce visibili postume. È possibile intervenire anche in bambini, dopo i 5-6 anni ma solo in casi gravi altrimenti è meglio rimandare l’intervneto alla maggiore età.
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