Ordinata la soppressione del cane dell’infermiera spagnola colpita dall’ Ebola
3 Novembre 2014 da dagata
Ordinata la soppressione del cane dell’infermiera spagnola colpita dall’ Ebola. Lanciata una petizione su Change.org per salvarlo. Il marito della professionista ha denunciato la terribile decisione del Ministero della Salute di Madrid. Milioni di persone firmano una petizione per salvarlo.
L’appello lanciato sul sito internet inizia cosi: “Ciao, il mio nome è Javier Limón Romero, io sono il marito di Maria Teresa Romero Ramos , l’ausilare infermiera infettata dal virus Ebola per aver assistito come volontaria i due pazienti infetti che sono stati rimpatriati in Spagna. Voglio denunciare pubblicamente tale Zarco, che penso sia un ufficiale sanitario del Ministero di Madrid, che mi ha ordinato di sacrificare il mio cane. Ha chiesto il mio consenso che ho negato. Allora mi ha minacciato di rivolgersi al tribunale per entrare con la forza nella mia casa e sopprimere il mio cane. ”
L’uomo è stato isolato insieme a sua moglie mentre il cane è rimasto a casa da solo.
“Io prima di essere ricoverato nella struttura ospedaliera in isolamento, ho lasciato alcuni secchi d’acqua e un sacchetto 15kg di mangime per avere cibo e acqua. Ho anche lasciato la terrazza aperta per le esigenze fisiologiche. La trovo ingiusta la soluzione rapida del Ministero di sopprimere il mio cane, dice il messaggio inviato questa mattina a tutta Madrid dal marito di Teresa, l’infermiera che è stato infettata dal virus ebola in Spagna e che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” riporta all’attenzione di tutti.
” Penso che si possa trovare un altro tipo di soluzione alternativa, come ad esempio mettere il cane in quarantena e sotto osservazione come è stato fatto con me,” ha chiesto l’uomo.
Tale è la paura della malattia che la polizia potrebbe procedere all’abbattimento se la decisione è supportata dal Collegio dei Veterinari di Madrid. Pertanto il sito internet Change.org ha lanciato una petizione per isolarlo e per non farlo abbattere.
“Non è giusto che oltre ad essere stata infettata da Ebola a causa della mancanza di mezzi e di organizzazione, l’infermiera perdesse anche il suo cane per un capriccio, quando è molto più facile isolarlo o metterlo in quarantena come hanno fatto con il marito della vittima. Se questa ragazza muore, il cane di suo marito, compagno di una vita, sarebbe un importante sostegno emotivo. Per questa coppia non è “solo” un cane è uno di famiglia “, dice la petizione, che ha già raccolto migliaia di firme.
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