Intervista su “Spoleto incontra Venezia”: Per essere la prima volta che espone a Venezia ha fatto bella figura Claudio Messini, fan di Mirò
3 Novembre 2014 da ufficiostampa
L’artista Claudio Messini, già presente con successo a “Spoleto Arte“, riscuote ampi gradimenti anche alle grandi mostre di “Spoleto incontra Venezia“ curate dal critico Vittorio Sgarbi e dirette dal manager produttore Salvo Nugnes, dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014, presso gli storici e pittoreschi edifici Palazzo Falier e Palazzo Rota-Ivancich. In questa intervista, Messini parla della sua esperienza a Venezia e del suo amore per l’arte.
D: È la prima volta, che espone a Venezia?
R: Sì, confermo che è la prima volta che porto le mie opere nel capoluogo Veneto.
D: È compiaciuto di esporre accanto a illustri nomi del calibro di Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì e altri nomi di spicco del panorama contemporaneo?
R: Certamente per Dario Fo ed Eugenio Carmi, ad esempio. Molti altri artisti ho avuto modo di conoscerli in occasione di Spoleto Arte, presso Palazzo Leti Sansi.
D: Un commento di riflessione in parallelo tra Spoleto e Venezia, come poli di eccellente portata, nella divulgazione dell’arte e della cultura, con fama internazionale?
R: Indubbiamente accostare le due location costituisce un impatto significativo. Entrambe evocano arte e bellezza.
D: Quando e com’è avvenuto il suo approccio al mondo dell’arte?
R: Il mio approccio col mondo dell’arte risale alla prima giovinezza. Ho seguito studi artistici e poi mi sono dedicato alle arti figurative e al teatro.
D: Se dovesse dare una breve definizione sul concetto di arte in generale?
R: Diciamo che le definizioni non mi sono consuete e, inoltre, l’arte è difficilmente definibile.
D: Ci sono degli artisti e/o delle correnti, che apprezza in modo particolare?
R: Il Novecento è estremamente vario e vasto, ma dovendo citare un nome direi Mirò, senza nulla togliere ad altri grandi.
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