Alle mostre di Spoleto incontra Venezia le incantevoli creazioni di Nicola Sacco
3 Novembre 2014 da ufficiostampa
“Spoleto incontra Venezia” la grande mostra veneziana sotto l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi, sta riscuotendo altissima risonanza mediatica, accorpando in formula di esposizione collettiva una pregiata e variegata serie di opere appartenenti a personalità di lustro internazionale, tra cui Dario Fo, Eugenio Carmi, José Dalì, Pier Paolo Pasolini. L’evento, diretto dal manager produttore Salvo Nugnes, si svolge dal 28 Settembre al 24 Ottobre 2014 ed è accolto tra le sontuose mura di due magnifiche location di origine aristocratica, il Palazzo Falier e il Palazzo Rota-Ivancich. Il noto pittore Nicola Sacco, che rientra nel novero esclusivo degli artisti ospiti, ha proposto per l’occasione delle interessanti creazioni pittoriche con ottimi consensi a suo favore.
Sacco rivolge sovente l’attenzione alla veduta naturalistica, contenente delle simbologie di matrice contemporanea, in un multiforme tracciato di sovrapposizioni di elementi figurativi e cromatici. La passione e l’amore per la natura e per l’ambiente territoriale circostante sono il filo conduttore di un percorso pittorico condotto in modo chiaro, lineare, preciso, armonico e ben fruibile per l’osservatore. Ogni opera riflette un proprio contenuto preciso in termini di significato e presenta una serietà e una disciplina nell’utilizzo sapiente e coscienzioso dei colori e dei giochi plastici, sinonimo di una ricerca visionaria condotta dentro i binari di un’esperta e bilanciata conoscenza degli scenari riprodotti.
Su di lui è stato commentato “Tramite le sue narrazioni visive proietta l’osservatore in un mondo assai variegato e ricco di colori. Il linguaggio cromatico davvero ricercato le tematiche di rilievo ne evidenziano l’indole dall’intenso spessore. È riuscito ad elaborare una segnica assolutamente personalizzata, avvalendosi soprattutto di tonalità e sfumature calde e avvolgenti. La luce domina sull’oscurità, che viene solo accennata, ma le tenebre e il buio scompaiono. Le tele sono strumento per esprimere e divulgare profondi sentimenti emozionali, di cui sacco diventa portavoce con la propria ricerca stilistica”.
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