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Per il coach Giulia Milano l’unione fa la forza

21 Luglio 2014 da Deep in Web

 

Il famoso motto “tutti per uno, uno per tutti”, il patto di solidarietà che i quattro amici moschettieriripetevano incrociando la spade, è una formula che viene usata ancora oggi da l’allenatrice Giulia Milano per incoraggiare i propri atleti a dare il loro meglio durante le competizioni.

Per Giulia Milano ogni sforzo individuale crea una forza all’interno del gruppo.

 

Qual è il ruolo dell’allenatore secondo Giulia Milano

Giulia Milano oltre ad essere Sport Coach è oggi anche una Mental Coach certificata avendo ottenuto il titolo di Certified Mental Coach da CMC Itlaia. Si impegna costantemente nel ruolo di Mental Coach con i suoi atleti e usa le tecniche di coaching e la sua esperienza di atleta agonistica per creare le condizioni necessarie a favorire l’apprendimento e la crescita.

Secondo Giulia Milano l’allenatore è la regia professionale in grado di eseguire passo dopo passo l’evoluzione di un film che si configuri nella vita dell’atleta stesso.

L’allenatore è per Giulia Milano coluiche conosce ogni gesto, ogni punto di forza e debolezza, ogni sacrificio. L’allenatore è anche colui che è capace di trasmettere all’atleta la determinazione, l’umiltà, la preparazione, la volontà di fare sempre il meglio possibile e di vincere.

L’atteggiamento dell’allenatore è fondamentale per far scattare nella mente dell’atleta una seriedi sforzi necessari tesi al raggiungimento dei suoi obiettivi individuali.

Il rapporta tra allenatore e atleta

Il rapporto tra allenatore e atleta per Giulia Milano è un processo biunivoco, un rapporto di fiducia reciproca e rispetto. E’ un dare e ricevere che si instaura imparando le regole del gioco durante le fasi delicate dell’allenamento. L’atleta per Giulia Milano deve crescere e collaborare insieme alsuo regista, al suo mentore, alla sua spalla destra, alla sua guida: allenatore e atleta insieme fanno squadra.

Ma cosa vuole dire essere una squadra? A questa domanda Giulia Milano risponde:“Fare gruppo viene prima del fare squadra; Il gruppo si forma svolgendo un’attività in comune, mentre la squadra è il risultato dei ruoli assegnati all’interno del gruppo.”

L’obiettivo individuale di Giulia Milano diventa l’obiettivo della sua squadra, è parte integrante di essa e lavorano tutti insieme per raggiungerlo.

Il rimanere uniti, la coesione ed il coinvolgimento da parte di tutti i membri, afferma Giulia Milano porta a nominare all’interno della squadra un capitano, una persona con una marcia in più degli altri che fa le veci dell’allenatore: carismatica, attenta, determinata, volenterosa, capace di comunicare e farsi capire, incoraggiando i compagni a fare del loro meglio per apportare benessere e soddisfazione all’interno della squadra.

Giulia Milano crede che un’ esempio concreto, o forse quello più significativo, dell’importanza di essere una squadra, sia il discorso allo spogliatoio di Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica”, in cui il coach dice che “le cose si imparano solo quando le cominci a perdere”, ovvero gli obiettivi li vedi più raggiungibili e chiari solamente quando iniziano a sfuggirti di mano e ad essere irraggiungibili.

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