Riscaldamento autonomo per sapere ogni cosa prima di scegliere
30 Maggio 2014 da comunicatistampa13
Sono molti i condomini che dispongono di riscaldamento centralizzato che in molti casi viene successivamente trasformato in autonomo per via delle differenti esigenze degli utenti all’interno dello stabile. Ovviamente l’impianto di riscaldamento autonomo è già presente per coloro che abitano in una villa o in un appartamento non nel condominio.
L’impianto di riscaldamento autonomo per funzionare al meglio deve essere provvisto di determinate strutture utili al riciclo e all’emissione del calore come la caldaia e il termosifone. Bisogna inoltre adottare alcune accortezze in modo tale da fare in modo che questo tipo di impianto funzioni correttamente e che abbia dei cospicui benefici per l’utente, che sovrastano la soluzione centralizzata dell’impianto di riscaldamento. Prima di tutto bisogna capire se il proprio appartamento possiede una buona inerzia termica, in tal caso si può utilizzare il riscaldamento nelle ore diurne e spegnerlo in quelle notturne, questo è possibile se il luogo è isolato correttamente. Nel caso in cui tutti i condomini decidano di utilizzare un impianto di riscaldamento autonomo, il beneficio sta nel fatto che questo può essere acceso e spento a piacimento. L’impianto di riscaldamento autonomo ha una modalità di funzionamento molto semplice, ha un’unità di partenza che è quella da cui parte il flusso del riscaldamento. L’acqua riscaldata passa attraverso le tubature ai diversi elementi presenti nell’abitazione, questi portano il nome di caloriferi o termosifoni.
All’interno del riscaldamento autonomo l’unità finale dell’intero sistema di riscaldamento è il termosifone. Il termosifone è il singolo radiatore, o calorifero, solitamente posto in ogni stanza della casa, atto a riscaldare l’ambiente interno. I principali materiali utilizzati per realizzare un termosifone sono: la ghisa, l’acciaio e più recentemente l’alluminio. Il termosifone è costituito da tubature collegate alla caldaia grazie alle quali è possibile lo spostamento del calore creato dalla caldaia dalla combustione del gas. Le forme dei termosifoni possono essere diverse; solitamente sono rettangolari e ultimamente, per meglio distribuire il calore nella stanza sono stati realizzati dei termosifoni tubolari che, oltre ad essere più efficienti, diventano sempre più spesso veri e propri complementi d’arredo. L’acqua e il calore che dovranno andare a riscaldare gli ambienti passando dunque attraverso tubi appositi dalla caldaia al termosifone. L’acqua riscaldata dalla caldaia sale così in direzione dei termosifoni che si trovano in quasi tutte le stanze di un’abitazione. È inoltre presente un meccanismo di circolazione dell’acqua inverso, utile a rimandare acqua da riscaldare nuovamente e da trasformare in calore alla caldaia. Il meccanismo di funzionamento del termosifone si basa infine su aumenti e diminuzioni di densità dei liquidi interessati al riscaldamento. I termosifoni di ultima generazione, sfruttano infine spesso, al posto della circolazione naturale dell’acqua, la circolazione forzata che offre tanti vantaggi, come quello dell’erogazione di acqua più velocemente.
Avendo un sistema di riscaldamento autonomo e non centralizzato, bisogna badare attenzione ai diversi momenti in cui si può usufruire del riscaldamento. Questi momenti sono suddivisi nell’arco dell’anno secondo diverse fasce orarie, le quali cambiano da città a città. Secondo la legge, date e orari per accendere il riscaldamento in Italia vengono definiti in base a una precisa programmazione in base ad aree geografiche; non importa se i termosifoni siano centralizzati o autonomi. L’Italia è divisa in sei zone climatiche; ecco quando accendere e spegnere il riscaldamento:
– Fascia A: 6 ore al giorno dal 1° dicembre al 15 marzo
– Fascia B: 8 ore al giorno dal 1° dicembre al 31 marzo
– Fascia C: 10 ore al giorno dal 15 novembre al 31 marzo
– Fascia D: 12 ore al giorno dal 1° novembre al 15 aprile
– Fascia E: 14 ore al giorno dal 15 ottobre al 15 aprile
– Fascia F: Nessun limite
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