Intervistato Laudadio sulla sua mostra “Quattr’occhi sul Mondo” curata da Sgarbi esposta alla Milano Art Gallery
30 Maggio 2014 da ufficiostampa
A seguito del successo riscosso dalla sua mostra fotografica, è stato intervistato Max Laudadio, volto storico di Striscia la Notizia, per presentare la personale “Quattr’occhi sul Mondo” curata da Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager Salvo Nugnes, presso la Milano Art Gallery (via G. Alessi 11, Milano).
D: Ci racconta com’è avvenuto il suo esordio nel mondo dell’arte?
R: E’ stato un progetto che è iniziato sette anni fa, durante un viaggio in Botswana sul delta dell’Okavango. Ho cominciato a scattare fotografie ponendo gli occhiali di fronte all’obiettivo della macchina fotografica, sostituendo quindi l’obiettivo con il mio occhio. Da quel momento ho fotografato sempre utilizzando la stessa tecnica. Ho avuto un contatto con Vittorio Sgarbi, per mostrargli le fotografie e lui, apprezzando il mio lavoro, mi ha presentato Salvo Nugnes, il direttore della Milano Art Gallery, così insieme abbiamo deciso di realizzare questa mostra. L’esposizione mi ha veramente soddisfatto, in quanto ho avuto delle critiche positive, che non mi aspettavo, anche da personaggi molto importanti, inseriti nel mondo dell’arte e della fotografi. Ciò mi ha lasciato a bocca aperta, perché con il lavoro che faccio io in televisione, è vero che puoi avere più pubblicità per entrare in questo mondo, ma puoi essere anche molto più criticato rispetto a uno sconosciuto, no? Invece, fortunatamente, le critiche sono state strapositive direi.
D: E’ soddisfatto dell’esito del vernissage della sua mostra personale alla Milano Art Gallery a Milano? Oltre alla curatela del Prof. Vittorio Sgarbi, erano presenti numerosi amici vip…
R: Beh, sono molto soddisfatto perché che ci saranno state circa 400 persone, non solo amici ma anche addetti ai lavori, e principalmente, la cosa che mi ha reso felice ripeto, è la quantità di critiche positive che sono arrivate sul lavoro e ognuno dava un modo e un aggettivo diverso per giudicare le foto. Mi ha colpito molto e oltretutto ho venduto già venduto le prime foto subito durante il vernissage e l’asta benefica sta andando molto bene, quindi i risultati mi hanno gratificato molto.
D: Quale lo scopo della manifestazione?
R: C’è un duplice scopo della manifestazione. Il primo è quello di presentare il mio progetto, che nella totalità vede oltre 150 fotografie. Il secondo è la beneficenza, perché credo sia doveroso da parte nostra, fare il più possibile per poter aiutare qualche associazione solidale. Abbiamo deciso infatti di devolvere interamente l’incasso di 10 fotografie, che sono all’asta fino al 10 Maggio, a due associazioni molto importanti. La prima è l’Associazione Ai. Bi. Amici dei Bambini, della quale sono testimonial ormai da 3/4 anni e che mi piace appoggiare, la seconda è la Fondazione Exodus di don Mazzi, che svolge un lavoro meraviglioso sul territorio.
D: Quale il suo fotografo preferito e le sue fonti d’ispirazione?
R: Quand’ero ragazzino sono cresciuto con le fotografie di Helmut Newton. Mi è sempre piaciuto lui e il suo modo di fotografare. Bello, molto bello invece, il lavoro di Bob Krieger. Molto alternativo e aggressivo, il lavoro di Oliviero Toscani. Ce ne sono tanti fotografi che amo. Io mi ritengo assolutamente un “non seguo nessuno” perché non posso classificarmi come fotografo ai loro livelli, ci mancherebbe altro. Ho tentato semplicemente di trovare una mia strada, con un’idea che potesse essere comprensibile e facile da applicare, che potesse dare un risultato piacevole e forse ci sono riuscito. Saranno poi le persone a dirlo!
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