Ennesimo furto (digitale) di dati: rubate 16 milioni di password in Europa.
11 Febbraio 2014 da dagata
Ennesimo furto (digitale) di dati: rubate 16 milioni di password in Europa.
Alcuni consigli dell’autorità tedesca per la sicurezza informatica per evitare di vedersi rubati i dati
L’autorità tedesca per la sicurezza informatica, BSI (Ufficio federale per la sicurezza in Information Technology) ha lanciato l’allarme dopo che milioni di dati sarebbero stati rubati su Internet.
Si tratterebbe dell’ennesimo furto (digitale) su larga scala di dati negli ultimi mesi: sarebbero 16 milioni i dati relativi alla posta elettronica captati.
Gli utenti di Internet sono diventati ancora una volta vittime di furti di identità. L’accesso di milioni di account di posta elettronica sono stati rubati e ora potrebbero anche essere usati abusivamente per i social network. I criminali avrebbero preso gli indirizzi e-mail e le password da 16 milioni di utenti di computer.
L’Ufficio federale per la Sicurezza Informatica (BSI) ha immediatamente consigliato di eliminare assolutamente i malware dai computer e modificare le proprie password.
La scoperta, come annunciato ieri martedì 21 gennaio a Bonn, è arrivata dopo un’analisi dei furti on-line da parte di una rete di criminali.
Secondo al BSI, i truffatori potrebbero accedere ai dati non solo degli account di posta elettronica, ma anche di altri account, come quelli dei social network o dei negozi online, se si utilizzano le stesse credenziali, come sovente accade.
La BSI ha messo a disposizione il sito sicherheitstest.bsi.de per controllare il proprio account, da parte di chi teme di essere stato colpito dal furto di dati. L’Autorità confronta l’indirizzo con i milioni che sono stati scoperti nelle reti criminali.
La BSI raccomanda agli interessati di esaminare tutti i computer che hanno utilizzato il software dannoso e le istruzioni sono riportate sul sito.
Martedì scorso, l’accesso al sito sicherheitstest.bsi.de non è stato temporaneamente possibile a causa del gran numero di accessi che hanno sovraccaricato il server.
Tra i consigli riportati che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene utile comunicare anche nel nostro Paese, vi sono una serie di suggerimenti importanti.
Cambiare le password per la posta elettronica, Facebook, Amazon & Co. Peraltro, tutte le password per i servizi on-line dovrebbe essere cambiate – sia per le e-mail, social network come Facebook, negozi online come Amazon o altre offerte. I malfattori potrebbero utilizzare il malware per spiare e carpire tutti questi dati.
La BSI sul suo sito web fornisce anche suggerimenti per la creazione di password il più sicure possibile. Gli esperti ritengono che gli hacker hanno catturato i dati utilizzando le cosiddette botnet e malware. Prima di cambiare le password rubate sui pc infetti devono essere prima eliminati i virus e i software dannosi. Nel caso contrario, può accadere che i nuovi codici di accesso possono essere nuovamente carpiti ed utilizzati.
Per la pulizia del computer, la BSI raccomanda PC-Cleaner della Avira. Secondo il BSI, le nuove password devono essere di almeno otto caratteri, e oltre a lettere minuscole e maiuscole devono contenere anche caratteri speciali e numeri.
I migliori codici di accesso sono termini che non si trovano nei dizionari, e non sono composti da sole sequenze numeriche come “123456” o da modelli di tastiera come “qwerty”.
Invece, gli esperti raccomandano una serie apparentemente casuale che gli utenti ricordare mnemonicamente.
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