L’Italia si è fermata ad Eboli…Forse!
16 Dicembre 2013 da genteattiva
Coloro che sono ai vertici del potere e hanno tra le loro mani il destino dell’Italia tengono realmente alla necessità di salvare l’Italia dalla bancarotta ? Bisognerebbe smettere di litigare in Parlamento, chiudere lo scabroso capitolo Berlusconi durato ormai troppo e agire mettendo da parte l’ ambizione personale : i cittadini pagano ma in cambio di certo non possiamo dire che il risultato sia soddisfacente . Perché ancora tutti questi bonus elargiti ai politici, esenzioni e privilegi quando il paese è “sull’astrico”? Dovremmo tutti fare qualcosa per un paese che ci appartiene, l’individualismo non paga o meglio non risolve una crisi che sembra non avere fine; dov’è finita la tutela dello Stato ora che il suo popolo ne ha più bisogno?Esiste ancora uno Stato nel momento in cui si violano i diritti umani dei cittadini e se ne intacca la dignità? Oggi a differenza di 50’ anni fa è più sicuro lavorare per un’azienda privata magari che ha alle spalle una garanzia di capitale straniero che essere un dipendente pubblico,i quali sono vergognosamente penalizzati; gli stipendi non vengono adeguati al carovita sono spesso pagati in ritardo o bloccati per alcuni mesi, per non parlare dei neopensionati che spesso attendono un anno per percepire il TFR accumulato negli anni di lavoro ….. Gli stipendi dei Signori Parlamentari sono sempre pagati puntualmente così come i loro begli assegni di fine mandato? Dietro ad ogni stipendio non pagato c’è una famiglia, dei figli e forse un mutuo da rimborsare . E’ come se lo Stato ci abbia abbandonato al nostro destino, sembra che per i cittadini ci siano solo conti da pagare, il debito pubblico, l’adeguamento all’Economia Europea, Alitalia e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo contribuisce ad evidenziare un secolo svuotato da ogni valore in cui i giovani crescono. Come nel Crescendo di una sinfonia vediamo dilagare notizie su questa” casta”, a cui tutti ambiscono, di sfruttamento della prostituzione, frode fiscale leggi fatte ad personam e dov’è finita l’osservanza della lex e Il rispetto della Costituzione? Questo non è lo Stato che ci appartiene così come il comportamento dei suoi vertici non è il modus operandi in cui possiamo identificarci. Non si ambisce al Governo per favorire i propri interessi e per meglio infrangere la legge senza esserne perseguiti sfruttando le immunità del caso, la parola stessa, che evidentemente ha perso il suo primordiale significato, ex lego, scegliere tra molti, ne dovrebbe rendere il senso e dovrebbero essere proprio coloro che sono al Governo che dovrebbero distinguersi tra tanti. Quando leggo i quotidiani e scopro nuove tasse mi vengono in mente la Nobiltà e il Clero francese che affamavano il Terzo Stato prima della storica Rivoluzione del 1789 e nonostante da allora siano trascorsi più di 200 anni gli eventi si ripetono inevitabilmente. Il buco economico che lo Stato sta cercando di colmare con manovre economiche contorte aumentando le imposte ai privati cittadini e alle piccole imprese che si indebitano per pagare le tasse, non fa altro che bloccare il meccanismo dell’economia nazionale , se le aziende soffocano i dipendenti saranno senza lavoro e a loro volta graveranno, come disoccupati, sulla spesa pubblica innescando un meccanismo perverso ; se gli stipendi vengono bloccati si limita il potere di acquisto del cittadino e se il cittadino non spende l’economia media su cui si basa l’andamento di un paese si blocca, Il privato porta lavoro e lo Stato lo distrugge con uno sproporzionato aumento delle tasse? Perché coloro che sono ai vertici non danno uno sguardo alle difficoltà che ogni giorno affrontano i cittadini ? Anche Zeus scendeva dall’Olimpo incuriosito dalla vita dei comuni mortali …. In Italia si fa finta di niente e si continuano ad elargire assegni di fine mandato, pensioni d’oro auto blu ecc.ecc . Abbiamo perso la capacità di riflettere nel rispetto della vita umana e nella necessità di difendere la sua dignità quotidiana, I cittadini hanno bisogno di ricominciare a credere nelle istituzioni e hanno bisogno di un esempio forse proprio di quell’esempio di coloro che rappresentano il nostro paese in prima linea che , come tali ,per il rispetto nei confronti del potere di cui sono stati investiti dovrebbero essere i primi a battersi e autotassarsi, forse in questo modo si darebbe la possibilità al popolo di ricominciare a credere e rispettare l’istituzione…. E quell’ Italia, ormai, maltrattata da tutti.
Napoli, il 28 novembre 2013
Daniela Aiello
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