Il ‘surface design’ o ‘design tattile’: arredamento, arte e architettura di Laurameroni Design Collection
3 Agosto 2013 da Redoffice
Il termine, coniato dalla rivista italiana ‘Interni’, identifica i prodotti di Laurameroni che reinventano le superfici
‘Surface design’ è il neologismo che descrive la caratteristica distintiva dell’arredo di Laurameroni Design: forme semplici e lineari trattate da una raffinata lavorazione delle superfici. I mobili del marchio sono realizzati attraverso la collaborazione tra architetti e artigiani per raggiungere la massima attenzione nel dettaglio.
Design raffinato e scelta oculata dei materiali: vengono utilizzati il legno massello come materia prima insieme a legni preziosi come palissandro, teak, noce, wenge, acero, ciliegio e rovere. Il vetro, il metallo, tessuti, laccature, pelli pieno fiore tinte in botte, multistrato, impiallacci di forte spessore e listellare. Acciaio inox, ottone naturale, rame brunito e rame spazzolato conferiscono luce e matericità ai prodotti, interamente finiti a cera. Arredi di alto artigianato e di design che superano i limiti della produzione industriale rivolgendosi a clienti che cercano un arredamento differente e unico.
L’attenzione al trattamento delle superfici si esprime in collezioni come la ‘Graffiti’, la ‘Intarsia’ e la ‘Sculture’ che, già dal nome, evocano sensazioni tattili. Il surface design caratterizza, tra i prodotti, la porta ‘Lettera’ dalle decorazioni grafiche in rilievo e la porta ‘Onda’ dalle sporgenze ondulate che creano un gioco di luci e ombre, entrambe progettate da Paolo Rizzatto su idea grafica di Italo Lupi. Molte porte, decorate con disegni e legni differenti, permettono di creare ogni volta un prodotto personalizzato e spazi architettonici e decorativi diversificati.
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