La lobby del calcio potrebbe aprire alle porte dipinte di rosso per una migliore visibilità
14 Giugno 2013 da dagata
Non solo tecnologia per risolvere le sviste arbitrali. La lobby del calcio potrebbe aprire alle porte dipinte di rosso per una migliore visibilità e che potrebbero risolvere il problema dei gol fantasma, troppe volte causa di tafferugli e ridurre gli episodi di violenza. La proposta da un esperimento francese
Porte da calcio verniciate di rosso: è questa la proposta che il medico francese Michel Cymes presenterà il 3 giugno a Ginevra con il belga Goetghebuer Gilles redattore della rivista “Sport e Vita”, al presidente della UEFA Michel Platini.
Entrambi si basano sui risultati di un esperimento condotto dall’Istituto di Scienze Motorie Etienne-Jules Mary di Marsiglia, che ha dimostrato che i tiri in porta sono stati significativamente più numerosi con la porta verniciata di rosso piuttosto che bianca. Per Michel Cymes e Gilles Goetghebuer, il passo successivo sarebbe quello di verificare l’ipotesi in una situazione reale.
Non passa stagione calcistica, infatti, che in ogni angolo del globo non vi siano episodi conclamati di sviste arbitrali delle quali i gol fantasma sono l’emblema. Accadimenti che continuano ad imperversare nel mondo del pallone, nonostante la concreta possibilità di utilizzare le moderne tecnologie per ridurre pressoché a zero gli errori umani, ma anche accortezze più semplici da realizzare come quest’ultima delle “porte rosse”.
Ci continuiamo a chiedere, perché la lobby del calcio ed in particolare le più alte sfere, continuino a “sposare” la linea, obsoleta, di una pseudotradizione, perseverando nell’erronea convinzione che sia meglio qualche errore umano anche grave, piuttosto che l’introduzione in campo di ausili nuovi o più semplici, con ciò ponendosi in una condizione che sembra avallare ogni possibilità di alimentare la rabbia dei tifosi – che, si badi bene, è sempre ingiustificata ed è un fatto culturale – ma che è a volte determinata dall’alterazione quasi palese dei risultati della propria squadra del cuore.
Tempo fa eravamo intervenuti sullo stesso argomento per portare all’attenzione dei media e dei cittadini i tre i più avanzati sistemi che potrebbero essere utilizzati al fine di sgombrare il campo dagli equivoci: “Calcio Elettronico”, “GoalRef” e l’ultimo e forse più famoso “Hawk-Eye”.
Ma dopo qualche timida apertura, poi il nulla dai vertici FIFA.
Alla luce di tali nuove possibilità, che ci offre la moderna tecnologia che potrebbero essere utilizzate anche in combinazione tra loro per assicurare ancor maggiore accuratezza, Giovanni D’Agata, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti” si chiede ancora una volta e con più convinzione di prima, perché ancora oggi le alte sfere del calcio si oppongano all’introduzione di sistemi in grado di garantire un diritto di tutti i tifosi: quello della certezza delle competizioni sportive.
Non è possibile che nonostante un’ampia discussione in materia, sotto la paventata possibilità di ledere la “tradizione” ci si ostini a ritardare gli esperimenti su larga scala, se non che forse conviene alle lobbies sottese al mondo del calcio che non si raggiunga un grado di verità prossimo al 100 %?
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