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Il Dott. Bruno Bassetto, specialista in chirurgia plastica ed estetica, intervistato sulla chirurgia plastica

15 Giugno 2013 da ufficiostampa

Intervistato il Dott. Bruno Bassetto, specialista in chirurgia Estetica e Plastica, conosciuto in tutto il Veneto per la sua bravura, la sua passione e dedizione per il lavoro, coronato da più di 5000 interventi specialistici e numerose pubblicazioni sulla chirurgia Estetica.

 1)     CHE COS’È LA CHIRURGIA PLASTICA?

Chirurgia plastica vuol dire plasmare, modellare il corpo.

La chirurgia plastica è una branca della chirurgia che si propone di correggere e riparare i difetti morfologico-funzionali o le perdite di sostanza di svariati tessuti (cute, sottocute, fasce, muscoli, ossa, ecc.) sia congenite, che secondarie a traumi, neoplasie o malattie degenerative. Le tecniche fondamentali più utilizzate sono rappresentate dagli innesti e dai lembi. La chirurgia plastica è una delle poche specializzazioni chirurgiche non “distrettuali” o di “apparato”, opera quindi su qualsiasi distretto corporeo. Ciò comporta che la chirurgia plastica abbia diverse sub-specializzazioni: la chirurgia della testa-collo, la chirurgia della mammella, la chirurgia della mano, il rimodellamento corporeo (il cosiddetto body-contouring), la chirurgia degli arti inferiori, la chirurgia delle ustioni, e la chirurgia estetica (che è una branca della chirurgia plastica, e non esiste come specializzazione isolata).

 2)     QUANDO E DOVE È NATA?

Molte fonti parlano di “origine antichissima” e citano documenti risalenti al 3000 avanti Cristo. Affascinante, ma sinceramente un po’ forzato; parrebbe più corretto semmai parlare di chirurgia ricostruttiva piuttosto che di chirurgia estetica, la cui storia moderna inizia nel XX secolo quando vengono effettuati i primi interventi di otoplastica e di rinoplastica.

Fatto  importante per la sua nascita è stata l’opera di Gaspare Tagliacozzi nato a Bologna nel 1545 e iniziò i suoi studi di medicina nel 1565. Questo maestro fu il primo o perlomeno il più importante tra i primi chirurghi plastici che iniziò ad eseguire i lembi per la ricostruzione di vari segmenti mancanti del viso tra cui il più importante è il naso. Infatti due anni dopo la sua morte, il 7 novembre del 1599, venne pubblicata la sua opera fondamentale “sulla chirurgia delle mutilazioni tramite innesti” Il più importante innesto è il lembo dal braccio per ricostruire la piramide nasale, che si chiama proprio “lembo di Tagliacozzi”.

3)     IN CHE ANNO HA PRESO PIEDE IN ITALIA?

Se rimaniamo nell’ambito più generico della chirurgia plastica è possibile affermare che, con tutta probabilità, un notevole impulso a questo importante ramo della chirurgia è dovuto al tragico evento che segnò i primi decenni del XX secolo, la Grande Guerra; i traumi riportati dai feriti di guerra fecero fare enormi progressi alla chirurgia plastica e ricostruttiva; da allora, l’ascesa della chirurgia plastica e conseguentemente delle discipline ad essa legate è stata sempre più inarrestabile. Oggi, a torto o a ragione, l’importanza della chirurgia estetica è notevolissima e, volenti o nolenti, è difficile ignorare un fenomeno di tale portata.

4)     CHIRURGIA ESTETICA, PLASTICA E RICOSTRUTTIVA. QUAL È LA DIFFERENZA FRA I TRE RAMI?

La Chirurgia Plastica comprende sia la Chirurgia Estetica che la Chirurgia Ricostruttiva. Quest’ultima si occupa di ricostruire chirurgicamente l’integrità atomica e/o funzionale di un’area che sia stata sottoposta a un danno traumatico (perdita di cute, tessuti molli, ossa, amputazioni, ustioni…), patologico/degenerativo (lesioni da decubito, ulcere diabetiche…), chirurgico (es. mastectomie, asportazione di tumori cutanei…), o congenitamente malformata (labio/palatoschisi, malformazioni della mano, del piede, del torace, dei padiglioni auricolari, etc…). La Chirurgia Estetica è invece volta a migliorare, tramite interventi chirurgici, l’aspetto della persona, correggendo tratti del volto e del corpo che, seppure sgraditi dal paziente, rientrano in un quadro di normalità morfo-funzionale. Agisce quindi in assenza di una patologia o di un deficit veri e propri, ma solo su richiesta del paziente: in base al suo gusto personale o ad un vero e proprio disagio sociale.

 5)     QUALI GLI INTERVENTI PIÙ DIFFUSI?

Liposuzione, vibroliposcultura, mastoplastiche additive, chirurgia del seno, rinoplastica e settoplastica, orecchie prominenti, blefaroplastica, addominoplastica, minilifting, ginecomastia, chirurgia laser, botulino, acido Ialuronico per le rughe del viso, lipofilling.

 6)     COSA NE PENSA DI QUESTA ESPANSIONE?

L’espansione della chirurgia estetica sarà sempre significativa fin che esistono stati d’animo di sofferenza dovuti ad anomalie genetiche, problemi funzionali, obesità o accumuli di grasso non accettati, un seno troppo piccolo o troppo cadente. La chirurgia estetica in questi casi risolve il problema per ridare benessere e serenità alla persona. L’espansione futura riguarderà poi i vantaggi che porterà la scoperta di cellule staminali per la rigenerazione dei vari tessuti. La genetica sta anche cercando di inibire alcuni geni che portano precocemente all’invecchiamento delle cellule della cute.

7)     NEGLI ULTIMI ANNI, QUAL’ È STATA L’INNOVAZIONE PIÙ SIGNIFICATIVA DELLA CHIRURGIA PLASTICA?

Negli ultimi anni lo sviluppo di dispositivi motorizzati per la liposuzione ha significato un reale miglioramento della tecnica. Questa nuova tecnica di liposuzione si chiama Vibroliposcultura: una tecnica innovativa che mi ha aiutato a dare ottimi risultati sulle mie pazienti. Con questa tecnica alle cannule vengono impartite delle vibrazioni ad altissima frequenza da un apparecchio esterno per cui le cellule di grasso vengono distrutte per poi essere aspirate. Si chiama anche “liposuzione assistita” perché dà un aiuto al chirurgo per cui le cannule (sempre molto sottili rispetto alla tecnica classica), entrano nei tessuti con maggiore facilità guidate solo dalla mano del chirurgo senza provocare danni ai tessuti. I miglioramenti più importanti sono la maggiore efficacia nella rimozione del grasso, il minore affaticamento per il chirurgo, ma anche la diminuzione del dolore, delle ecchimosi, e del gonfiore, che riduce i tempi di recupero. Con questa tecnica i tessuti vengono minimamente traumatizzati, di conseguenza assenza di complicazioni e ripresa più veloce. Questa è una tecnica che in mani esperte offre vantaggi notevolissimi, nelle persone giovani i tessuti elastici ridonano la siluette desiderata, anche nelle persone di tutte le età e con i tessuti più rilassati i risultati sono sempre ottimali. Questa tecnica è molto utile anche per fare perdere peso alle persone che dopo diete, palestra, moto… non riescono ad ottenere il risultato desiderato. In questi casi la Vibro-liposcultura togliendo fino a 5-6 kg di grasso in sedi localizzate ridà forma e fiducia alla persona che di solito completa il risultato più facilmente con la dieta e il movimento.

Il grasso asportato non si riformerà più per cui il risultato ottenuto sarà definitivo.

I vantaggi di questa tecnica rispetto alla tradizionale liposuzione sono:

-il chirurgo si stanca molto meno durante l’intervento per cui può modellare anche persone che hanno abbondanti pannicoli adiposi e soprattutto gli uomini che hanno il tessuto adiposo più difficile perché fibroso rispetto la donna.

–        maggiore estrazione del grasso fino al 40 per cento in più rispetto alla tecnica tradizionale.

–        Minori o assenza di complicazioni

–        Convalescenza ridotta (di solito due o tre giorni, ma dipende dalla quantità di grasso aspirata)

–        Maggiore precisione del chirurgo

–        Riduzione dei lividi e del dolore dopo l’intervento

Il dott. Bruno Bassetto usa questa tecnica dal 2003 con superbi risultati e assenza di complicazioni di rilievo.

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