Politica e violenza sulle donne: condannato il marito che impone alla moglie il saluto fascista
11 Gennaio 2013 da dagata
La violenza sulle donne ha molte facce, può essere sessuale, economica, psicologica e può avere anche come in questo caso una matrice politica. Ed ancora una volta nuovo stop della Cassazione nei confronti dei mariti prevaricatori e violenti con la sentenza n.35805/2012. La Prima sezione penale della Corte, si è occupata del caso di un uomo che aveva l’abitudine di imporre alla moglie il saluto nazi-fascista. Secondo quanto è emerso nel corso del giudizio, quasi tutti i giorni il marito, rincasando “imponeva il saluto nazista e pretendeva che la donna si mettesse a terra e durante i rapporti contro il volere di lei si vantava di essere un ‘maratoneta’ perche’ era capace di stare tanto tempo sopra di lei”. L’imputato aveva ridotto la moglie ad un tale stato di prostrazione tanto da indurla spesso a rannicchiarsi in un angolo per paura di essere percossa o posseduta senza il suo volere.
Alla fine però la donna ha trovato il coraggio di presentare denuncia e il caso è finito nelle aule di giustizia dove lui riportava una condanna penale per maltrattamenti e violenza sessuale. Alla fine il caso terminava dinanzi ai giudici di Piazza Cavour che hanno convalidato la sentenza di condanna impugnata con una provvisionale di 80 mila euro..
Violenze e abusi ignobili a danno delle donne, in un periodo in cui sono, purtroppo, fenomeni in costante aumento e quotidianamente alla ribalta delle cronache italiane ma che ancora una volta per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, la Suprema Corte ha punito severamente.
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