Allarme truffe tramite inviti via mail per accedere al conto e-banking della vittima
11 Gennaio 2013 da dagata
Allarme truffe tramite inviti via mail per accedere al conto e-banking della vittima. Lo Sportello dei diritti sollecita attenzione
Sedicenti istituti finanziari inviano delle e-mail che persuadono i destinatari a comunicare il loro numero telefonico e le coordinate bancarie. Per non destare sospetti i truffatori utilizzano gli indirizzi di posta elettronica di banche ed istituti finanziari conosciuti. Successivamente, le vittime vengono contattate telefonicamente con il pretesto di migliorare le condizioni di sicurezza del sistema. In tale circostanza esse sono incalzate ad indicare la password per accedere ai servizi bancari online ed il secondo elemento di sicurezza. I truffatori possono così accedere al conto e-banking della vittima anche se nessuna banca chiede ai propri clienti di verificare o aggiornare password, dati di carte di credito o altre informazioni personali tramite e-mail o per telefono.
Per superare questo ostacolo la giustificazione fornita è quella migliorare la sicurezza installando un nuovo sistema tecnologico per i pagamenti online. Un presunto collaboratore della banca si metterà poi in contatto telefonico con le vittime per concludere questo processo.
Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, consiglia alcuni semplici accorgimenti per tutelarsi efficacemente quali di non fornite dati personali all’invito via e-mail, e di cancellare immediatamente il messaggio. Inoltre si consiglia:
– se l’interlocutore vi chiede password, dati di carte di credito o altre informazioni personali troncate immediatamente la telefonata.
– i mittenti sfruttano spesso il nome di importanti società per inviare e-mail fasulle per tale ragione se non vi aspettate di essere contattati non fidatevi del contenuto di e-mail.;
– chiunque abbia fornito password o dati di carte di credito rispondendo a una telefonata o a una e-mail come quelle descritte più sopra, deve rivolgersi al più presto alla hotline del rispettivo istituto di credito e alla Polizia Postale.
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