Smart Cities: Smart is beautiful – Planet Inspired
1 Novembre 2012 da PlanetInspired
Si fa presto a dirsi smart: per diventare davvero città intelligenti occorrono investimenti in ricerca e innovazione
Un convegno organizzato da BAIA (Business Association Italy America), cui hanno partecipato Thales Italia e SELEX Elsag, ha visto i relatori concordi sul fatto che ci sono tutti gli strumenti per ricostruire in modo intelligente le nostre città, rispettando le loro specificità.
L’uso crescente delle tecnologie ICT in settori quali i trasporti, la gestione dell’energia, la sanità e il monitoraggio ambientale, porterà allo sviluppo di un nuovo modello di città sostenibile, dove i cittadini usufruiranno di servizi più accurati, grazie a sensori disseminati nell’ambiente urbano e alla disponibilità di una notevole quantità di dati relativi al funzionamento e all’utilizzo delle infrastrutture urbane. Un importante convegno svoltosi presso la Camera dei Deputati ha fornito l’occasione per approfondire i temi più attuali relativi allo sviluppo delle Smart Cities in Italia.
Organizzato da BAIA (Business Association Italy America), l’evento ha visto i relatori concordi sul fatto che ci sono tutti gli strumenti e le “regole del gioco” per ricostruire in modo intelligente le città, pur tenendo conto che sono molte volte di dimensioni ridotte, e che sono costruite intorno a un centro storico in parecchi casi considerato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità.
Imprese come Telecom, Cisco, Enel, Carrick-Bend, Thales Italia e SELEX Elsag hanno presentato le loro soluzioni per le Smart Cities, mentre il professor Carlo Maria Medaglia (coordinatore CATTID – Università La Sapienza di Roma) ha illustrato la filosofia di queste città del futuro.
“Due buoni esempi di città all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e dei servizi possono essere a mio avviso (anche se di scale completamente differenti) Amsterdam, che ha come obiettivo l’abbattimento delle emissioni di CO2, e Paredes una piccola città portoghese che entro il 2015 potrebbe essere la prima città al mondo interamente connessa attraverso una rete di 100 milioni di sensori che gestiranno il traffico, l’illuminazione, il verde pubblico, ed innumerevoli altri servizi” ha detto Medaglia. ”Per procedere su questa strada occorrono investimenti nazionali in ricerca e innovazione, ma non basta. L’innovazione e la tecnologia devono essere non il fine ma lo strumento attraverso il quale sviluppare conoscenza e competitività, puntando sul risparmio energetico, sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, sulla mobilità sostenibile, sull’attivazione di nuovi servizi attraverso l’ottimizzazione delle risorse, e sul coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini” ha concluso il professor Medaglia.
Fonte: Planet Inspired
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