BCC Carugate e CAV di Vimercate presentano “La Casa di Chiara”, nuova struttura di accoglienza per ragazze madri a Vimercate (MB)
1 Novembre 2012 da mati2010
BCC Carugate, Banca di Credito Cooperativo di Milano e Brianza, e CAV di Vimercate (MB) presentano il progetto “La Casa di Chiara”, la nuova casa di accoglienza per ragazze madri di Vimercate gestita dal CAV e ristrutturata grazie al contributo diretto di BCC Carugate. La struttura, lasciata in eredità dalla cittadina vimercatese Chiara Farina, sarà inaugurata ufficialmente il prossimo 16 settembre 2012 e potrà ospitare quattro ragazze madri in difficoltà, con i loro figli, fornendo loro accoglienza e tutto il supporto necessario dal punto di vista psico-socio-sanitario, prima e dopo la gravidanza.
BCC Carugate – Banca di Credito Cooperativo di Milano e Brianza attiva dal 1953 con 27 filiali in 90 comuni nelle province lombarde di Milano, Monza e Brianza, Lodi, Como e Lecco – e il CAV di Vimercate – tra i più grandi e organizzati Centri di Aiuto alla Vita della Lombardia – presentano il progetto “La Casa di Chiara”, la nuova casa di accoglienza per ragazze madri che sarà inaugurata a Vimercate (MB) il prossimo 16 settembre e che ha sede in via Aldo Motta n. 131.
Il progetto di recupero de “La Casa di Chiara”
Lasciata in eredità dalla generosa cittadina di Vimercate, socia e volontaria del CAV, Chiara Farina – con il vincolo specifico di destinarla all’accoglienza di ragazze madri – la “Casa di Chiara” è stata in questi mesi oggetto di un ampio e complesso intervento di ristrutturazione e recupero, che ha risolto numerose delle criticità presenti, sia dal punto di vista strutturale sia per quanto concerne gli impianti e gli interni. I lavori, iniziati nel 2011, sono durati complessivamente un anno e hanno trasformato la villetta in un’efficiente casa di accoglienza. L’immobile è strutturato su tre livelli, ciascuno di 170 m2 più un ampio giardino su quattro lati.
Il livello interrato è composto da alcuni ambienti adibiti a cantina e locali di servizio, una lavanderia, un disimpegno e un ampio salone da adibire a laboratorio, dove in futuro potrebbe trovare spazio un luogo di lavoro per le ospiti. Al piano rialzato troverà alloggio la famiglia che si occuperà dell’accoglienza delle ospiti e della gestione dell’immobile, ed è stato ricavato uno spazio di circa 25 m2 adibito a piccolo ufficio di rappresentanza del CAV.
Il primo piano è stato ristrutturato prevedendo la zona giorno, con cucina a vista, come spazio comune da condividere per le ospiti, e la zona notte suddivisa in 4 unità abitative dotate ciascuna di servizi privati, destinate all’accoglienza temporanea di altrettante ragazze madri in difficoltà, con uno o al massimo due bambini.
L’immobile ha subito anche tutta una serie di migliorie tecnologiche, volte a incrementarne il livello di efficienza termica ed energetica, e di conseguenza a ridurne i costi di gestione: è stato dotato di cappotto termico lungo tutto il perimetro, di infissi a tenuta termica in alluminio e di riscaldamento a pavimento suddiviso in zone. Il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria sono garantite da un impianto a pompa di calore, alimentato da 26 pannelli solari installati sul tetto dell’edificio, nominalmente in grado di produrre, nell’arco dell’anno, l’energia necessaria all’esercizio dell’immobile. Infine, la casa è dotata di un modernissimo scambiatore di calore a terra (profondità 4 metri) che sfrutta il calore costante della superficie.
«Esprimo il mio grande apprezzamento per l’iniziativa – dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Vimercate, Carla Riva – La Casa di Chiara darà la possibilità a giovani madri di ottenere un alloggio ed affrontare serenamente la maternità ed i mesi successivi. Inoltre questo progetto è ancora più importante, soprattutto in questo momento di crisi economica in cui l’emergenza alloggiativa è un grave problema per la nostra comunità, a causa dei numerosi sfratti dovuti alle difficoltà economiche delle famiglie, senza lavoro, che impediscono loro di far fronte ai canoni di locazione. Assicurare quindi un alloggio a giovani donne sostenendole nel periodo critico e molto delicato del pre e post parto significa molto ed è un aiuto concreto a difesa della vita».
Il Contributo BCC Carugate e Fondazione Cariplo
I costi per la realizzazione dell’intero progetto di recupero sono stati di circa 600mila euro. Poco meno della metà di essi sono stati coperti da BCC Carugate, che da oltre 10 anni intrattiene un consolidato rapporto di partnership con il CAV di Vimercate. La Banca ha concesso un contributo complessivo di 250 mila euro a fondo perduto per la realizzazione delle opere di ristrutturazione. A seguito del contributo di BCC Carugate, la Fondazione Cariplo, nell’ambito dei suoi progetti di housing sociale, ha riconosciuto al CAV ulteriori 200 mila euro per la realizzazione dell’opera.
La restante parte dei fondi necessari potrà essere raccolta grazie anche alla generosità della comunità vimercatese e della popolazione del territorio, attraverso la sottoscrizione “Un mattone per la Casa di Chiara”, organizzata dal CAV di Vimercate e gestita da BCC Carugate.
La raccolta fondi “Un mattone per la Casa di Chiara”, appena iniziata, proseguirà almeno per i prossimi due anni: l’obiettivo è coprire tutte le spese inerenti la Casa, senza dover ricorrere a ulteriori prestiti onerosi per sostenere i costi che esuberano rispetto al generoso contributo fornito da BCC Carugate.
«Abbiamo partecipato a questo progetto con grande entusiasmo ed emozione – dichiara il Presidente di BCC Carugate Ing. Giuseppe Maino – in ragione del valore morale e sociale e dell’utilità che esso rappresentava per tutta la comunità locale. Crediamo che contribuire in modo così determinante alla salvaguardia della vita e delle famiglie in difficoltà realizzi in modo straordinario la nostra missione di Banca locale a responsabilità sociale. Nel CAV abbiamo trovato il partner ideale per finalizzare la nostra vocazione alla sussidiarietà».
“La Casa di Chiara”: gestione, finalità e obiettivi
La Casa di Chiara sarà gestita nella quotidianità da una famiglia (una coppia con due figli minori) che si è resa disponibile a ricoprire un doppio fondamentale ruolo, che non sarà solo quello di una mera gestione dell’immobile, ma prevede un rapporto costante con le ospiti, alle quali sarà quindi offerto un modello positivo di vita familiare. Sarà presente presso la struttura anche un educatore professionale, figura importantissima per il percorso di assistenza sociale degli ospiti, che affiancherà le due assistenti sociali che lavorano per il CAV di Vimercate e coordinano le linee guida del programma di accoglienza. Queste figure professionali si occupano delle ospiti sia della Casa di Chiara sia di tutte le altre case di accoglienza.
Gli ospiti de La Casa di Chiara saranno madri in periodo di gestazione, molte delle quali di nazionalità straniera, che per svariate difficoltà personali o familiari rischiano di interrompere la gravidanza volutamente. I casi in stato di necessità saranno segnalati in gran parte dai servizi sociali territoriali.
La permanenza media delle ospiti sarà limitata nel tempo, nell’ordine dei 6-12 mesi oltre al periodo della gravidanza. L’obiettivo è, al termine del periodo di accoglienza, fare in modo che le ragazze possano trovare una sistemazione in affitto conseguente a una fonte di reddito indipendente, oppure l’assegnazione di un alloggio popolare, o ancora una sistemazione presso la famiglia di origine o altri parenti. In ogni caso, l’obiettivo principale della temporanea accoglienza del CAV è quello di sciogliere i nodi di difficoltà, aiutando le ragazze madri a conquistare una posizione di maggiore sicurezza sociale come già avvenuto per centinaia di madri accolte nel corso degli anni.
«Nei compiti del CAV non c’è la costruzione di abitazioni, ma da sempre le emergenze per accogliere la vita nascente che non trovavano risposte è stata la mancanza della casa – sottolinea il Presidente del CAV di Vimercate, dott. Michele Barbato – per questi motivi da molto tempo abbiamo chiesto e ricevuto unità abitative in comodato d’uso gratuito. Appena le nostre risorse l’hanno reso possibile abbiamo acquistato e ristrutturato abitazioni da utilizzare per l’accoglienza. Nel lasciarci la sua casa Chiara Farina ci aveva chiesto di realizzare strutture per l’accoglienza di mamme sole ed avevamo accettato il lascito con questo desiderio nel cuore. La ristrutturazione della casa è stata possibile grazie all’inattesa presenza della Provvidenza che ci è venuta incontro con la disponibilità innanzitutto della BCC di Carugate. La Banca con nostra sorpresa ha sposato il nostro progetto d’accoglienza e questo ci ha dato intelligenza e forza nel cercare altre risorse: molti altri benefattori hanno contribuito ed in particolare la Fondazione Cariplo. Molto resta ancora da raccogliere per sostenere tutto il costo della Casa, per questo ci auguriamo che molti sottoscrivano il “mattone per la Casa di Chiara”. Ampliamo così la possibilità di accendere un sorriso in quelle mamme che sono tentate dal rifiuto dell’accoglienza della vita nascente a causa delle situazioni di difficoltà in cui vivono. Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato e che ci aiuteranno nei prossimi giorni».
La cerimonia di inaugurazione, domenica 16 settembre 2012
La cerimonia di inaugurazione de La Casa di Chiara si svolgerà domenica 16 settembre 2012. Il programma prevede la celebrazione di una messa nella Chiesa di San Maurizio alle ore 9.30; alle 11.00 un corteo guidato dalla Civico Corpo Musicale di Vimercate muoverà verso la Casa di Chiara per la cerimonia del taglio del nastro e la benedizione che si svolgerà intorno alle 11.30. A seguire i partecipanti potranno visitare la struttura e sarà offerto a tutti un rinfresco.
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