Aston Matin: una legenda fin dalla fondazione
1 Novembre 2012 da sara
Tra le fondazioni delle case automobilistiche più importanti al mondo, quella della Aston Martin è sicuramente la più interessante.
Già il nome di questo grande marchio porta con sé una vittoria da legenda. Lionel Martin, co-fondatore insieme a Robert Bamford della “Bamford&Martin”, una concessionaria per la vendita di automobili prodotte dalla Singer con relativa officina meccanica, partecipò con uno dei prototipi prodotti con il collega alla Londra-Aston Clinton e ne risultò vincente.
Nel 1914, in onore di questa vittoria, l’auto fu denominata Aston Martin. Purtroppo l’avvento della prima guerra mondiale interruppe la produzione delle auto e i macchinari vennero requisiti per la produzione bellica.
Nel 1922 Bamford abbandona il progetto mentre Martin prosegue grazie all’intervento economico del conte Louis Zborowski, nonostante la produzione di 55 modelli, la “Aston Martin” dichiarò fallimento.
Quattro anni più tardi fu acquisita da Bill Renwick e Augusto Bertelli. Sotto la loro gestione, la “Aston Martin Motors”, riuscì ad affermarsi come auto veloce, sportiva e robusta, ma difficilmente riusciva a vincere premi. Bertelli, italiano superstizioso, lo attribuì al colore delle auto allora decise di verniciare i modelli in rosso. Forse solo per pure caso ma la Aston Martin cominciò a vincere. La produzione subì una seconda battuta d’arresto durante la seconda guerra mondiale.
Nel 1950 l’acquisto da parte di David Brown che riuscì a far conoscere la Aston Martin in tutto il mondo grazie alla produzione della DB4 e DB5. Negli anni 80 grazie all’acquisto da parte della Ford, ampliò esponenzialmente la produzione e la vendita di queste auto splendide, costruendone di nuove e rendendole splendide e leggendarie.
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