La casa del futuro è domotica ed italiana
11 Aprile 2012 da serenapp
Le scorse settimane a Roma si è tenuto quello che è riconosciuto a livello internazionale come il più autorevole evento per il settore dell’edilizia e dell’architettura in Italia, cioè l’Expoedilizia.
La fiera del settore, giunta alla sua quinta edizione, si è tenuta a Roma dal 22 al 25 Marzo ed è stata l’occasione per la presentazione ufficiale delle novità in campo di edilizia, domotica, sicurezza e architettura: si sono quindi affrontati i temi ormai attualissimi e reali della bioedilizia, i materiali innovativi, le energie alternative, la domotica e gli impianti tecnologici antintrusione.
Tra le tematiche trattate anche quelle strettamente legate più al settore dell’edilizia, che dell’architettura,e quindi di città intelligenti, di materiali costruttivi ecocompatibili, di pavimenti e rivestimenti, decori e colorazioni, serramenti, elementi strutturali, macchinari e attrezzatura, tecnologie e software per l’edilizia.
Il disegno della casa del futuro mostra una struttura eco-compatibile, realizzata con materiali a basso impatto ambientale e in grado di produrre più energia di quella che consuma, comandabile a distanza grazie ai dispositivi di domotica e ai dispositivi di protezione integrati nella casa stessa. Ma non si è parlato solo di questo: sul banco del futuro sono stati proposti anche edifici realizzati con materiali che respingono lo sporco, lampade che immagazzinano la luce solare e sono in grado di restituirle per illuminare le stanze più buie, pareti in grado di isolare acusticamente qualsiasi tipo di ambiente, grazie alle nuove tecnologie di isolamento.
Alcune aziende presenti alla fiera hanno presentato i loro progetti già realizzati, che sono stati presi come esempi di eccellenza per le aziende del settore: ottimi risultati sono stati esposti da Wolf Haus, azienda di Bolzano specializzata nella costruzione di case prefabbricate in legno, che ha presentato un modello di casa in grado di produrre un surplus energetico, grazie alle pareti esterne- estremamente isolanti- e ad una combinazione di impianti energetici a fonti rinnovabili, come pannelli solari e impianti geotermici. Ogni elemento della casa inoltre, a partire dai serramenti e dalle tende, al sistema antintrusione, al videocitofono, al livello dei consumi ed alla temperatura, può essere gestito in autonomia dal proprietario attraverso i tablet (tipo iPad).
Per quanto riguarda gli edifici a risparmio energetico, si stanno diffondendo nel nostro territorio anche i primi progetti di social housing, come dimostra il complesso di 38 alloggi in classe A+ che sta nascendo a Treviglio (Bergamo); il progetto di social housing “privato” è stato realizzato grazie al sistema costruttivo brevettato dall’azienda padovana Ecosism, che prevede un modulo costruttivo con maglia di acciaio contenente sia calcestruzzo che materiale isolante, in grado di integrare il fattore isolante direttamente all’interno della struttura dell’edificio, e non attraverso il comune sistema di rivestimento “a cappotto”.
Altro spunto di crescita per il settore dell’edilizia e dell’architettura è costituito da un nuovo prodotto creato dall’Italcementi, che passerà alla storia come il “cemento trasparente”, costituito cioè da un mix di cemento e di resine speciali trasparenti, che vanno a creare dei pannelli robusti, isolanti, ma in grado di far filtrare la luce; il prodotto, ideato per il padiglione italiano all’Expo di Shangai 2010, è stato presentato all’Expoedilizia assieme ad un altro materiale innovativo, che grazie al principio attivo foto catalitico, permette alle superfici in cemento di restare pulite.
Articolo a cura di Serena Rigato
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