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Kingdoms of Amalur: Reckoning

5 Marzo 2012 da Webecommerce

Kingdoms of Amalur: Reckoning è il nuovo gioco di ruolo da 38 Studios, che promette di rivoluzionare il genere grazie al suo sistema di combattimento ispirato ad action game come Gear of Wars. Alle sue spalle troviamo dei nomi di tutto rispetto: Ken Rolston, progettista esecutivo del gioco, RA Salvatore, scrittore e creatore dell’ambientazione, Todd McFarlane, art design, e infine Grant Kirkhope per la colonna sonora. Il mondo di Amalur si presenta come un classico universo fantasy, anche se con alcune interessanti contaminazioni celtiche. Durante la parte iniziale Kingdoms of Amalur è un classico tutorial, in cui viene spiegata la situazione: un elfo decide di fare strage dei suoi simili in nome di un Dio sanguinario, per poi iniziare una caccia a chiunque ne possa minare l’avanzata. E’ qui, in questa situazione tragica, che entrate in gioco voi, che vi risvegliate su un’enorme pila di cadaveri, frutto di vari esperimenti di rinascita per poter creare un esercito dai corpi dei caduti. Fin da subito il gioco cattura l’attenzione del giocatore grazie ad un battle system fluido ed intuitivo e alla sua parte grafica, che prende molto da Fable e WoW. I colori sono vivi e variegati, così come le diverse zone in cui il vostro alterego si trova a girovagare. Ottimi gli effetti di luce e le animazioni. Ritornando al gioco, nell’introduzione potete assistere alla morte ed alla resurrezione del vostro eroe, che avviene tramite un artefatto gnomico che prende il nome di pozzo delle anime. La resurrezione rende il vostro personaggio libero, con la possibilità di modificare arbitrariamente l’universo. Una volta iniziato il gioco entrate nella modalità di creazione del personaggio: potete scegliere tra varie razze, divinità e caratteristiche fisiche. Il battle system è piuttosto semplice: due bottoni per combattere, uno per parare e la barra del fato che, una volta riempita, vi permette di eseguire la fatality del GDR, con la possibilità di guadagnare punti extra. Ad ogni livello il giocatore può assegnare tre punti tra i diversi rami di poteri disponibili, rappresentanti le classi del mago, del guerriero e del ladro. Tale sistema permette una grande versatilità nella costruzione del personaggio, supportata da un’altrettanta cura nel bilanciamento dei poteri. Ma gli sviluppatori hanno creato anche un sistema intelligente, che consente al giocatore di modificare le proprie scelte durante il gioco, rimediando così agli eventuali errori commessi. Il combattimento si rivela il punto forza del gioco. Il giocatore ha a sua disposizione una notevole quantità e varietà di mosse da usare contro i suoi avversari. Anche schivare i colpi nemici è facile, grazie ad un’ottima risposta ai comandi. Inoltre, è costruito in modo tale da far abituare gradualmente il giocatore: se i primi scontri sono semplici, man mano il livello di difficoltà dei combattimenti aumenta. A proposito di semplicità, un’altra agevolazione viene dal fatto che tutto è diviso per categorie, con un menu a tendina che è molto comodo per non visualizzare quello che non serve. Al contrario, potete vedere subito i valori degli oggetti, l’usura, ed in anteprima potrete vedere come sarà il vostro personaggio una volta indossate le varie proiezioni. Oltre alla buona grafica, a cui abbiamo già accennato, il titolo può vantare anche un sonoro di grande qualità. Le musiche sono di ottima fattura ed accompagnano perfettamente durante il gioco. Lo stesso si può dire per il doppiaggio, ottimo e vario. Grazie a queste caratteristiche, Kingdoms of Amalur: Reckoning si dimostra un ottimo titolo, in grado di tenere impegnato ogni giocatore per molto tempo.

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