Terna: in Lombardia la Prima ‘Super Rete’ Sostenibile
2 Settembre 2011 da Phinet
Terna, AD Flavio Cattaneo, ha in programma in Lombardia interventi di sviluppo sulla rete per oltre 1 miliardo di euro di investimenti, finalizzati a dare maggiore sicurezza, qualità ed efficienza al sistema elettrico nella regione che da sola copre il 20% dei consumi dell’intero Paese, nonchè polmone industriale tra i più importanti d’Italia e snodo cruciale del centro Europa. L’infrastruttura favorirà anche la crescita economica: 100 le persone occupate ogni giorno nei cantieri per circa un anno e mezzo, e 18 le imprese coinvolte nei lavori.
Il progetto e i lavori sono stati illustrati nella stazione elettrica Terna di Chignolo Po, presenti all’incontro il Presidente Luigi Roth e il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia, che ha concluso i lavori. L’elettrodotto sarà completato entro la fine del 2011, con 6 mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia iniziale. I lavori entrano in questi giorni in una fase importante: prenderà il via, infatti, il montaggio dell’ultimo tratto della linea elettrica che sarà realizzato interamente con pali "monostelo" speciali, ideati per la prima volta da Terna.
Si tratta di sostegni ad alte prestazioni, unici al mondo perché utilizzabili anche su tratti non rettilinei e su terreni impervi o montuosi: un primato internazionale e di eccellenza tecnologica. Oltre ad un ingombro al suolo inferiore di 15 volte rispetto quello dei tralicci classici, questi sostegni garantiscono un minor impatto visivo, maggiore velocità di montaggio, più sicurezza per le persone che vi operano perché vengono montati utilizzando soltanto apparecchiature meccaniche riducendo o eliminando i lavori in quota. La "Chignolo Po-Maleo" è uno dei progetti più importanti di Terna in Lombardia, dove la società ha programmato investimenti per oltre 1 miliardo di euro – sui 7,5 miliardi programmati nei prossimi 10 anni a livello nazionale – per sviluppare e potenziare la rete elettrica della regione. L’opera è destinata a rendere più efficiente il sistema elettrico in un’area nevralgica del Paese, che rappresenta da sola il 20% dell’intero fabbisogno nazionale, nonchè polmone industriale tra i più importanti d’Italia e snodo cruciale del centro Europa. L’infrastruttura favorirà anche la crescita economica: 100 le persone occupate ogni giorno nei cantieri per circa un anno e mezzo, e 18 le imprese coinvolte nei lavori.
Fonte: AGI Energia
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