Fabrizio Palenzona, Aiscat, allungare le concessioni
26 Settembre 2011 da Phinet
Fabrizio Palenzona, Aiscat, posticipare le concessioni legandole all’ultimazione dei lavori in essere. La norma da inserire tra le misure per lo sviluppo creerebbe lavoro per centinaia di aziende.
Dopo aver ottenuto l’abolizione della norma sulla riduzione degli ammortamenti nella vecchia finanziaria, scrive MF, l’associazione che riunisce i concessionari autostradali ora prova a far inserire tra le misure per lo sviluppo, allo studio del governo, un codicillo ad hoc per le concessioni in scadenza. Il presidente Fabrizio Palenzona e i suoi uomini starebbero lavorando perche’ il pacchetto per la crescita possa prevedere qualche sorpresa positiva anche per le autostrade. L’intervento richiesto dall’Aiscat prevederebbe l’estensione delle concessioni solo per il tempo necessario alla realizzazione di lavori complementari realizzati dai concessionari sulle arterie gestite, (tra questi anche la costruzione della terza corsia). Si tratta, secondo i gestori, di una misura positiva per l’economia perche’ stimolerebbe la realizzazione di lavori che potrebbero impegnare centinaia di aziende. Proprio su questo punto punterebbe l’Aiscat per vincere i timori del governo di incorrere in una reazione negativa dell’Ue. Molte delle autostrade alle quali la norma si potrebbe sono gestite, infatti, da concessionari pubblici o prevalentemente pubblici, che non avendo in casa le competenze per realizzare i lavori dovrebbero necessariamente appaltarli all’esterno. Ô il caso delle Autostrade Centro Padane, gestite da una societa’ partecipata dai comuni e dalle province di Brescia e Cremona, dalla Provincia di Piacenza, da alcune Camere di commercio locali ma anche dalla Autostrada Serenissima spa, che ne ha il 13%, e da A2A ed Enia che hanno poco piu’ dell’1% a testa. Il problema principale di Autostrade Centro Padane e’ la scadenza della concessione per il raccordo alla A21, il principale asset della concessionaria, per mantenere la quale gli azionisti si erano detti pronti anche ad aprire il capitale ad altri soci, come istituti di credito o fondi d’investimento, in modo da garantire i finanziamenti necessari per importanti interventi migliorativi. Nell’attesa che venga presa una decisione, l’Anas ha chiesto alle Centro Padane di continuare provvisoriamente nella gestione della concessione, che scadra’ a fine settembre. red/lab
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September 21, 2011 02:31 ET (06:31 GMT)
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FONTE: Borsa Italiana
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