Develer passa alla virtualizzazione per l’infrastruttura server aziendale
7 Settembre 2011 da Francesco Pallanti
Develer rinnova l’infrastruttura server aziendale migrando verso una soluzione di virtualizzazione. Il processo si è concretizzato da qualche mese, rinnovando sia nell’hardware che nel software il CED aziendale, portando la struttura CED dalla precedente organizzazione basata su server fisici verso una struttura che opera sulla base di server virtualizzati in hardware ridondato. Il passaggio è stato dettato dal raggiungimento del limite fisico della vecchia struttura hardware.
La virtualizzazione ha permesso di migliorare le prestazioni del sistema ed è stata implementata sulle seguenti linee guida:
– Concentrazione dei servizi in HW Enterprise: viene evitata la proliferazione dell’hardware, ed i tempi di intervento per manutenzione su hardware di classe Enterprise sono molto più rapidi
– Niente più spreco di risorse: con la virtualizzazione, il bilanciamento e la condivisione delle risorse è un obiettivo molto facile da raggiungere; ottimizzare in tempo reale i carichi server su ogni CPU in base alla richiesta di potenza in ogni momento di ogni servizio virtualizzato è la norma
– Semplicità di gestione: tutti i server virtuali sono gestibili da console remota con il vantaggio che non serve essere fisicamente presenti per spegnere/riaccendere, aggiungere o togliere dischi virtuali a piacimento, collegare la macchina virtuale a una sottorete piuttosto che un’altra
– Migliorare la scalabilità ed i tempi di messa online: conseguenza di aver centrato i tre precedenti! Un HW più potente che possiamo gestire in maniera semplice, controllando in tempo reale bilanciamenti e carichi di lavoro porta ad un miglioramento dei tempi di messa online di qualsiasi nuovo servizio sia necessario. La scalabilità viene garantita anche da un adeguato dimensionamento dei server.
Quale soluzione software è stata scelta la seguente configurazione: Ubuntu server 11.04 (Natty Narwhal) come distribuzione, Qemu + KVM + libvirt per la virtualizzazione, mentre per gestire i servizi di high-availability sono stati configurati Pacemaker e Corosync.
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