VITA-LIFE e A.S. Bari: cooperazione per la ricerca sulla biorisonanza magnetica
30 Novembre 2010 da SABMCS
Il club calcistico A.S. Bari e VITA-LIFE danno il via ad una cooperazione medico-scientifica atta a valutare gli effetti regenerativi dell’applicazione della biorisonanza magnetica sui giocatori dell’A.S. Bari.
L’A.S. Bari e VITA-LIFE hanno siglato un accordo per la ricerca medico-scientifica inerente l’impiego dei dispositivi di biorisonanza magnetica R-System di VITA-LIFE, azienda che produce da oltre 15 anni apparecchiature biomedicali basate sull’applicazione dei principi millenari della medicina naturale.
Tale ricerca riguarda un’attenta analisi dei risultati a breve, medio e lungo termine dell’applicazione della biorisonanza magnetica a bassa frequenza ed intensità sui giocatori dell’A.S. Bari. Le applicazioni saranno complementari alle normali attività di preparazione atletica e fisioterapia condotte dallo staff medico della squadra.
“La scelta di cooperare con VITA-LIFE, leader del mercato nel settore della stimolazione con biorisonanza magnetica – commenta Claudio Garzelli, Direttore Generale As Bari – nasce dal desiderio di offrire al nostro staff tecnico e sanitario le opportunità e gli strumenti più all’avanguardia per completare gli usuali trattamenti della medicina sportiva destinati agli atleti della nostra squadra”
“I test scientifici condotti negli anni su numerosi atleti internazionali hanno evidenziato una regolarizzazione del ritmo circadiano (sonno-veglia, umore / produttività) ed una velocizzazione del recupero muscolare ove sussistano piccoli traumi. Tali studi hanno altresì registrato una riduzione di un terzo il tempo di guarigione da traumi di grossa entità, oltre ad un miglioramento della condizione fisica dell’atleta, sin dalle prime applicazioni” conferma Toni di Blasio, Amministratore Delegato di VITA-LIFE Corp Srl.
Anche la possibilità di personalizzare in modo automatico i trattamenti in base alla registrazione in tempo reale dei dati e delle reazioni degli atleti attraverso il sensore di biofeedback sarà oggetto di studio. Il sensore viene applicato alle dita dell’atleta e valuta anche le minime oscillazioni del ritmo cardiaco. R-System imposta quindi l’intensità del programma da applicare in modo automatico in base ai requisiti dell’«orologio biologico» dell’atleta. Inoltre l’applicazione è particolarmente semplice: da 8 a 16 minuti circa, due volte al giorno, sono già sufficienti per ristabilire l’equilibrio dell’organismo.
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