Melchiorre Cesarotti nel bicentenario della morte
5 Ottobre 2010 da studioprp
Melchiorre Cesarotti nel bicentenario della morte Presentazione dei volumi realizzati dal Comitato Nazionale in occasione delle celebrazioni del bicentenario della morte Giunge a conclusione la ricca serie di appuntamenti culturali che hanno animato le celebrazioni per i 200 anni dalla morte di Melchiorre Cesarotti, celebre letterato poeta e traduttore padovano di fama internazionale. Le manifestazioni, promosse dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Cesarotti costituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono state realizzate a Selvazzano Dentro (Pd), sede della sua amata dimora di campagna, e a Padova, città natale in cui si spense nel 1808. L’ultimo appuntamento in omaggio all’illustre letterato si terrà il 13 ottobre 2010 alle ore 16.30, in Sala Tortolina del Centro Culturale Altinate/San Gaetano di Padova. La presentazione dei volumi realizzati dal Comitato Nazionale sarà a cura dei Professori Arnaldo Bruni (Università di Firenze), Antonio Daniele (Università di Udine) e Corrado Viola (Università di Verona). Sono quattro le opere di Cesarotti che vengono presentate e che spaziano dalla riflessione sul paesaggio (Operette di vari autori intorno ai giardini inglesi) a quella letteraria filosofica ed estetica (Sulla tragedia e sulla poesia; Saggio sulla filosofia del gusto; Lettera di un padovano all’Abate Denina). Saranno illustrati anche gli Atti dei Convegni “Melchiorre Cesarotti e la cultura padovana e veneta tra Sette e Ottocento”, realizzato dall’Università di Padova a maggio del 2008, e “Melchiorre Cesarotti e le trasformazioni del paesaggio europeo tra illuminismo e romanticismo”, tenutosi a Selvazzano Dentro a febbraio del 2009. L’evento prevede un momento musicale ad opera del Time Piece Quartet (Marco Perin, viola, Maria Vicentini e Eugjen Gargjola violini, Aya Shimura violoncello), che eseguirà musiche tratte da brani di Giovanni Sollima e Kevin Volans, ed una serie di letture cesarottiane, affidate all’attore Roberto Caruso. Con la presentazione dei volumi termina il ciclo di iniziative in omaggio a Cesarotti che si sono susseguite a partire dal 2008: il Festival “Il Giardino della Poesia”, realizzato a Settembre 2008 presso Villa Cesarotti a Selvazzano Dentro (Pd), le Divagazioni attorno a Melchiorre Cesarotti, serate di musica, storia, architettura e storia dell’arte svoltesi tra novembre e dicembre 2008, la rassegna teatrale “Le facce della scena”, ispirata al tema cesarottiano della notte, il Convegno internazionale di studi “Melchiorre Cesarotti e le trasformazioni del paesaggio”, tenutosi nel febbraio dei 2009 presso l’Auditorium San Michele a Selvazzano Dentro (Pd), la Mostra di manoscritti cesarottiani, ospitata nell’Aprile del 2009 presso l’Oratorio di San Rocco a Padova, la pubblicazione e la divulgazione di una ricerca sulla vita del poeta a cura degli alunni della scuola secondaria inferiore di Selvazzano. Interverranno Flavio Zanonato Sindaco di Padova Andrea Colasio Assessore alla Cultura di Padova Enoch Soranzo Sindaco del Comune di Selvazzano Giuseppe Zaccaria Rettore dell’Università di Padova Barbara Degani Presidente della Provincia di Padova Luca Zaia Presidente della Regione Veneto Guido Baldassarri Presidente del Comitato Maria Elda Muzzani Segretaria del Comitato Al termine un piacevole buffet Sala Tortolina del Centro Culturale Altinate/San Gaetano via Altinate, 71 – Padova mercoledì 13 ottobre alle ore 16.30 Ufficio stampa delle celebrazioni Studio PIERREPI – Alessandra Canella Padova, via del vescovado, 79 Tel. 049 8753166 canella@studiopierrepi.it www.studiopierrepi.it Biografia Nato a Padova nel 1730 da una famiglia nobile ma impoverita, Melchiorre Cesarotti studiò nel seminario padovano , dove ottenne la cattedra di retorica. Dopo un felice periodo come precettore di Lodovico Grimani a Venezia, nel 1768 venne nominato professore di lingua greca ed ebraica presso l’Università di Padova. Scrittore dai vasti interessi, dedicò gli ultimi anni all’edizione completa delle proprie opere, 40 volumi (1800-1813), ultimata dal discepolo preferito G. Barbieri. Aperto agli ideali illuministici, con l’invasione dei Francesi nel 1796, scrisse in sostegno della loro causa, ricevette una pensione e fu nominato cavaliere da Napoleone, presso il quale fu inviato come ambasciatore e a cui dedicò un poema celebrativo intitolato Pronea (1807). In bilico tra le nuove idee portate dal “secolo dei filosofi” e il desiderio di pace sociale sono i suoi lavori Saggio sopra le istituzioni scolastiche, Il patriottismo illuminato, L’Istruzione d’un cittadino a’ suoi fratelli meno istruiti. Cesarotti divenne famoso nel suo tempo anche come traduttore di Omero (pubblicò una libera versione in prosa dell’Iliade con il titolo La morte di Ettore, 1795). Ebbe fama più duratura con la versione poetica delle "Poesie di Ossian antico poeta celtico" che uscì in prima edizione in due volumi nel 1763, e poi in seconda e terza edizione in quattro volumi (nel 1772 e nel 1801). Si tratta dei famosi componimenti scritti a partire dal 1760 da Macpherson e diffusi come traduzioni dall’antico gaelico. La scoperta di un mondo sentimentale nuovo, barbarico e aggraziato insieme, offrì un repertorio di temi e moduli stilistici che ebbero grande e rapida diffusione, e a cui attinsero contemporanei con influssi ad ampio raggio fino alla prima metà del XIX secolo. La traduzione di Cesarotti attrasse l’attenzione dei letterati in Italia e Francia, suscitando numerosi imitatori, e addirittura una moda, dello stile ossianico; lo stesso Napoleone apprezzò molto l’opera, che offrì a poeti come Foscolo e Leopardi non solo un nuovissimo repertorio di temi, ma un modello di endecasillabo lirico di straordinaria suggestione. Cesarotti, inoltre, tradusse anche due tragedie di Voltaire, la Morte di Cesare e Maometto.
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