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Obiettivo sostenibilità. L’impegno di RadiciGroup Plastics per la salvaguardia delle risorse idriche.

3 Giugno 2010 da RadiciGroup

Villa d’Ogna (BG), 01/06/2010_Da tempo attiva sul fronte della tutela del territorio e delle risorse naturali per garantire la sostenibilità delle proprie attività industriali, l’area Materie Plastiche di RadiciGroup sta focalizzando sforzi e risorse su una serie di importanti progetti volti alla riduzione dei propri impatti ambientali. Azioni che si inseriscono all’interno di un ben più ampio progetto di Sostenibilità che vede RadiciGroup impegnato ad operare con modalità che rispettino l’ambiente. Dall’utilizzo di prodotti riciclati a processi che tutelano le risorse naturali, sino all’impiego di energia pulita – nello specifico energia idroelettrica – per alimentare gli impianti di polimerizzazione italiani. Tutto questo a partire da monte della propria filiera, dalla Chimica, sino a scendere gradualmente più a valle con le Materie Plastiche e le Fibre sintetiche. Per quanto riguarda l’area Materie Plastiche, sono esempio concreto di “impegno sostenibile” la riduzione di circa l’80% del carico inquinante del refluo idrico presso gli stabilimenti italiani di Radici Novacips (attivi nella produzione di tecnopolimeri in poliammide 6 e 66 ad alte prestazioni destinati ai settori automobilistico, elettrico/elettronico e industriale), unitamente alla prospettiva di riduzione del 90% del consumo di acqua. Inoltre, il 100% dei polimeri di nylon prodotti presso questi stessi siti italiani, sono realizzati utilizzando energia idroelettrica o attraverso processi di riciclo. Il processo produttivo impatta sulla risorsa idrica (utilizzata da Radici Novacips all’interno dei propri impianti come fondamentale utility per la termoregolazione degli estrusori e per l’estrazione chimico fisica di elementi termo degradati della poliammide) in termini di consumo e in termini di aumento della temperatura e del carico inquinante. Attualmente i due siti produttivi italiani di Radici Novacips, quello di Villa d’Ogna e quello di Chignolo d’Isola, sono dotati di impianti per la gestione delle acque di processo che hanno consentito di ridurre sostanzialmente, di circa l’80%, il carico inquinante del refluo idrico, già da tempo al di sotto dei valori limite previsti dalla legge; oggi tale carico è inferiore del 90, 95% rispetto ai valori limite. “Operare in un’ottica di miglioramento continuo è per noi fondamentale.” – afferma Stefano Cagninelli, Site Manager Radici Novacips – “Per questo puntiamo sull’innovazione, allineando costantemente le nostre competenze alle migliori tecnologie disponibili. Presso il sito di Chignolo d’Isola per esempio, abbiamo implementato un impianto di flottazione e biossidazione che garantisce i più alti rendimenti minimizzando l’impatto ambientale del processo stesso sulla risorsa idrica. Stiamo inoltre implementando un sistema di ricircolo e trattamento delle acque di raffreddamento che ci consentirà, nell’arco di massimo due anni, di ridurre il consumo di acqua di quasi il 90%. Questo significa che potremo non solo restituire all’ambiente risorse idriche che siano pure quanto quelle prelevate, come già oggi accade, ma evitarne, quasi in assoluto, il temporaneo prelievo.” “Recentemente” – continua Cagninelli – “abbiamo collaborato ad uno studio sperimentale circa l’applicabilità e l’efficienza di tecniche alternative per il trattamento di reflui industriali da processi di compounding, fornendo tutti i dati necessari per la realizzazione della tesi di Laurea magistrale in Chimica Applicata e Ambientale di Andrea Marra, un giovane studente dell’Università degli Studi di Milano. Una collaborazione che ha visto coinvolto anche un nostro fornitore, Depurpadana Acqua, anch’esso interessato all’individuazione di possibili vie alternative ai metodi di depurazione attualmente in uso. Il dialogo tra il mondo accademico e quello industriale è un elemento di centrale importanza se si vuole innalzare il livello di competitività delle nostre aziende.” “Nel corso del tempo” – afferma Claudio Belotti, Responsabile Sicurezza&Ambiente di Radici Novacips – “abbiamo implementato un sistema in grado di prevenire e gestire in modo efficace ed efficiente gli impatti ambientali derivanti dalle diverse attività svolte nei nostri siti produttivi. Lo stabilimento di Villa d’Ogna è certificato ISO 14001:2004 già dal 2006. Nella fase iniziale del percorso che ci ha permesso di raggiungere questo importante risultato, abbiamo effettuato un’attenta analisi degli impatti delle nostre attività produttive in relazione al territorio circostante, a partire per esempio dagli scarichi idrici, le emissioni in atmosfera, i rifiuti, i consumi di risorse, la tutela del suolo e del sottosuolo. Un’analisi che ci ha permesso di conoscere problematiche, costi ambientali ed energetici delle nostre aziende, quindi di sviluppare progetti specifici di miglioramento, adottando una Politica per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente che si traduce in precisi obiettivi che ogni giorno ci impegniamo a perseguire.” “La riduzione dell’impatto ambientale e il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori” – conclude Belotti – “sono un valore aziendale che necessita di impegno e costanza. Un impegno concreto, a 360 gradi. Quello della sostenibilità è un tema che deve essere condiviso da tutti coloro che fanno parte dell’azienda, così come condivisi devono essere gli obiettivi e la politica ambientale adottata.”

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