Traduttori automatici o professionali? Gli italiani scelgono la qualità!
12 Febbraio 2010 da Agostini
Milano, 11 febbraio 2010 – Agostini Associati, società leader nei servizi di traduzione, localizzazione e interpretariato in 60 lingue, presenterà il 15 febbraio presso Federlingue, Associazione Italiana di Servizi Linguistici, l’“Indagine sugli utilizzatori di servizi di traduzione in Italia”.
L’evento avrà l’obiettivo di mostrare come il settore della traduzione in Italia sia considerato importante e strategico per le aziende oltre che in continua evoluzione e quali siano i rapporti con le nuove tecnologie come i sistemi automatici di traduzione o il futuristico telefono che traduce le lingue.
L’indagine online commissionata da Agostini Associati e realizzata da Global Market Insight, multinazionale presente in 200 stati specializzata in ricerche di mercato, vuole analizzare cosa cercano gli utilizzatori di servizi di traduzione in Italia e in particolare gli aspetti più importanti di un servizio di traduzione, i nuovi canali di comunicazione, il livello di soddisfazione del mercato, le tipologie di contenuti più frequentemente tradotti e i nuovi servizi a supporto della traduzione.
Secondo quanto rilevato dall’indagine, gli aspetti più importanti percepiti dagli utilizzatori italiani in un servizio di traduzione, sono la qualità linguistica e la coerenza terminologica. Un risultato che è strettamente collegato alla tipologia di documenti maggiormente tradotti: siti Internet, documenti tecnici, di marketing, legali e finanziari che per la criticità dei contenuti richiedono una traduzione altamente professionale ed una terminologia molto specifica.
La ricerca della qualità da parte delle aziende viene anche dimostrata dal dato relativo alla fidelizzazione verso l’agenzia di traduzione. Diventa quindi automaticamente importante porre la massima fiducia nei professionisti dell’agenzia che, conoscendo il cliente e il linguaggio utilizzato, fornisce testi tradotti con eccellenza e precisione.
Altro dato rilevante è relativo alla richiesta di lingue verso la quale tradurre che in Italia rimane prevalentemente una, l’inglese. Questo dimostra che in Italia non si ritiene ancora necessario produrre documenti multilingue ma si considera l’inglese come linguaggio comune per farsi capire da tutti.
Inoltre, i contenuti tradotti con maggiore frequenza sono i siti Internet. Infatti, le società di traduzioni si devono adeguare alle nuove tecnologie e non limitarsi ad una traduzione dei testi, ma bensì, devono utilizzare un linguaggio adatto al modo in cui gli utenti fruiscono dei contenuti anche consultando i motori di ricerca.
“I nuovi strumenti di traduzione automatica o addirittura il futuro cellulare con sistema di traduzione istantanea della telefonata” dice Carla Agostini fondatrice di Agostini Associati e presidente di Federlingue, “sono dispositivi da utilizzare con molta cautela e soprattutto per finalità non professionali. Un software non può sostituire la professionalità di un traduttore madrelingua con anni di esperienza e un consiglio che possiamo dare a tutti coloro che utilizzano queste nuove tecnologie è di far tradurre sempre verso la propria lingua in modo da poter giudicare il senso del testo”.
Agostini Associati presenterà la ricerca in anteprima il 15 febbraio 2010 alle ore 10.00 presso la sede di Federlingue a Milano.
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