Meningite, in fase di attuazione il test rapido
19 Agosto 2008 da digitalpress
Dai primi sintomi di meningite, basteranno solo poche ore per individuare la pericolosissima malattia, molto contagiosa e spesso letale. Un test rapido in studio su licenza dell’Eurospital di Trieste e prossimamente disponibile negli ospedali, consentirà una terapia antibiotica più mirata ed efficace e renderà più semplici e tempestive le operazioni di profilassi verso i possibili contagiati
TRIESTE, 23 luglio 2008 – Importante novità tutta italiana sul fronte della diagnosi precoce della meningite, una delle malattie più pericolose e letali oggi conosciute. E’ infatti in fase di attuazione un nuovo test rapido in grado di individuare in sole tre ore la presenza nel corpo umano di alcuni batteri particolarmente infettivi, fra i quali appunto anche il meningococco, responsabile della meningite fulminante.
Grazie al nuovo test si accorcerà enormemente il tempo necessario per esprimere la diagnosi della malattia, attualmente stabilito in circa tre giorni. In questo modo sarà possibile procedere in modo più tempestivo e mirato sia nella cura dei pazienti colpiti dalla malattia che nella profilassi per meningite dei possibili contagiati.
“Il test rivoluzionerà completamente sia il modo di fare la diagnosi che la cura della meningite – dice la professoressa Chiara Azzari, direttore della Clinica Pediatrica II e responsabile del laboratorio di immunologia dell’ospedale Meyer di Firenze che ha messo a punto il test rapido per la meningite in collaborazione con l’università del capoluogo toscano – Attualmente infatti è necessario utilizzare tecniche di coltura microbiologica che davano un esito solo dopo 36 ore, a volte falsamente negativo a causa delle terapia antibiotica ad ampio spettro che viene subito praticata al paziente per contrastare l’infezione. Ora invece siamo riusciti a mettere a punto un test basato sulla biologia molecolare di rapida esecuzione, alta specificità e sensibilità di gran lunga superiore ai metodi colturali: si esegue direttamente su campioni biologici come il sangue, dà il risultato in tempo reale e permette di intervenire con una terapia antibiotica mirata e quindi più efficace sia in caso di meningite che di altre patologie molto pericolose per l’uomo, come la polmonite”.
Il nuovo test, una volta completata la fase progettuale, sarà distribuito negli ospedali italiani dalla Eurospital di Trieste, una delle poche realtà nazionali impegnate nella diagnostica con una propria ricerca e sviluppo e produttrice, fra l’altro, del primo test rapido per la celiachia. “Siamo molto onorati della collaborazione con l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, importante centro riconosciuto e stimato in tutto il mondo – dice Marco Ferrari, direttore della Divisione Diagnostici di Eurospital – ma anche fiduciosi di essere in grado, entro un breve lasso di tempo, di mettere a disposizione di tutti gli ospedali del nostro Paese un importante risultato frutto esclusivo della ricerca italiana”.
Oltre al meningococco responsabile della meningite, il test individua la presenza di altri batteri particolarmente pericolosi per l’uomo come lo pneumococco – causa di varie patologie come polmonite, pericardite e osteomielite– e l’haemophilus influenzae (HI), che porta all’uomo gravi infezioni delle vie aeree superiori e inferiori.
Ma è soprattutto per l’individuazione della meningite fulminante da meningococco che il test potrà rivelarsi estremamente prezioso, soprattutto alla luce dei numerosi casi che si sono verificati ultimamente in Italia, soprattutto nel Veneto e, più di recente, in Lombardia.
Estremamente pericolosa e contagiosa, la meningite è una malattia infiammatoria delle membrane che rivestono l’encefalo e del liquido cerebro-spinale. Causata nelle sue forme più gravi dal meningococco, un batterio letale che nei paesi occidentali rappresenta uno dei fattori scatenanti più frequenti della malattia, deve essere trattata immediatamente perché solo poche ore possono essere determinanti per la sorte del malato. Della meningite da meningococco muoiono attualmente ancora il 10 per cento dei pazienti.
Molto difficile da diagnosticare soprattutto nei neonati e nei bambini piccoli, la meningite ha sintomi iniziali poco specifici come mal di testa, mialgie, fotofobia, febbre alta, alterazioni di coscienza, rigidità nucale, sepsi. Inoltre può comportare crisi convulsive generalizzate, deficit di nervi cranici e, più raramente, segni di lesione piramidale e setticemia.
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